Processo di Appello ‘Galatea 2’: chiesta una riduzione di pena per Flavio Fasano

Il vice procuratore generale ha invocato per l’ex sindaco di Gallipoli, l’assoluzione per il reato di abuso di ufficio in relazione alla vicenda dell’assunzione di Mirko Vitali presso il Comune di Parabita, come esperto economico-finanziario.

Al via il processo di Appello "Galatea 2" su presunti appalti truccati e turbative d'asta . Il vice procuratore generale Claudio Oliva ha invocato per l'ex sindaco di Gallipoli, Flavio Fasano, una pena di 3 anni e 2 mesi e l'assoluzione per il reato di abuso di ufficio in relazione alla vicenda dell'assunzione di Mirko Vitali presso il Comune di Parabita,  come esperto economico-finanziario. Dunque, chiesta una riduzione della pena per il 58enne di Gallipoli, considerando che Fasano in primo era stato condannato a 3 anni e 6 mesi  dal collegio della Seconda Sezione Penale (presieduto da Roberto Tanisi, con i giudici a latere Pasquale Sansonetti e Maria Pia Verderosa). Il Pubblico Ministero Elsa Valeria Mignone aveva invocato una condanna a 6 anni.
 
I fatti contestati sarebbero avvenuti tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009, quando Fasano era assessore ai lavori pubblici della Provincia di Lecce. Tra di essi, la gara d'appalto per la rimozione della cartellonistica pubblicitaria e la gestione degli spazi pubblicitari, bandita dalla Provincia di Lecce nel mese di dicembre 2008. Egli risponde anche di "corruzione propria" per il presunto appalto all'Istituto Nautico di Gallipoli. Fasano in primo grado è stato già assolto dal reato di "corruzione per l'esercizio della funzione".
 
La Procura Generale ha chiesto invece la conferma della condanna: 2 anni per Gino Siciliano, 74 anni, amministratore unico della "FIVE SRL"( egli è conosciuto come ex A.D. della Lupiae Servizi) . Risponde dei reati di turbativa d'asta e rivelazione di segreti d'ufficio ; 1 anno e 8 mesi, per Giovanni La Gioia, 40enne imprenditore di Trepuzzi (già assolto in primo grado dal reato di "corruzione per l'esercizio della funzione"); 8 mesi per Michele Patano, direttore tecnico della COTUP, per turbativa d'asta.
 
Assolta, infine, già in primo grado Michela Corsi, impiegata presso l'autorità di vigilanza dei lavori pubblici e accusata del reato di "corruzione per l'esercizio della funzione".
 
I reati contestati agli imputati, a vario titolo ed in diversa misura sono: turbativa d'asta, violazione del segreto d'ufficio, falso, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, concussione e abuso d’ufficio.
 
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Pasquale Giuseppe Corleto, Francesco Paolo Sisto, Andrea Fares. Invece, la Corte di Cassazione nei mesi scorsi  ha annullato la condanna a 4 mesi per Mirko Vitali relativa a uno stralcio del processo Galatea. 



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