Droga, estorsione e sequestro di persona nel Sud Salento. Procura chiede oltre 50 anni di carcere

Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Tricase, si sono concentrate su numerosi episodi di spaccio di cocaina e marijuana, avvenuti tra ottobre 2013 ed aprile del 2014

La Procura “presenta il conto” ai sei imputati del processo con rito abbreviato su di una presunta organizzazione attiva nel traffico di droga.

Il pubblico ministero Carmen Ruggiero ha invocato complessivamente oltre 50 anni di carcere, dinanzi al gup Simona Panzera.

Le richieste dell’accusa

Nello specifico: 18 anni a Pierpaolo Pizzolante, 31 anni; 16 anni per Graziano De Paola, 27enne; 11 anni per Ivan Calzolaro, 26enne; 9 anni nei confronti di Luca Giunca, 29enne; 4 anni e 4 mesi per Mirko Scotti, 28 anni (tutti di Presicce-Acquarica); 4 anni per Alessandro Esposito, 39enne di Tricase.

Gli imputati rispondono a vario titolo ed in diversa misura di: associazione a delinquere dedita al traffico di sostanze stupefacenti, rapina aggravata, sequestro di persona, estorsione e favoreggiamento della prostituzione, porto abusivo di arma da fuoco.

Il collegio difensivo

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Biagio Palamà, Ladislao Massari, Silvio Verri e Gianluca Ciardo, David Alemanno.

La prossima udienza è fissata per il 27 settembre, quando è prevista la sentenza.

Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Tricase, si sono concentrate su numerosi episodi di spaccio di cocaina e marijuana, avvenuti tra ottobre 2013 ed aprile del 2014, tra Presicce, Acquarica e Tricase.

Non solo, poiché il 22 marzo del 2014, De Paola, Pizzolante, Giunca e Calzolaro avrebbero sequestrato un uomo, “reo” di essersi impossessato indebitamente di circa 50 grammi di cocaina. Questi sarebbe stato prima condotto  in una zona isolata di Acquarica del Capo e minacciato con un fucile a canne mozze. Il giorno dopo, alcuni di loro si sarebbero recati presso l’abitazione del debitore, costringendolo a consegnare la droga.

E poi, due imputati, in data 12 dicembre del 2013, avrebbero rapinato un bar tabacchi di Acquarica del Capo, impossessandosi della somma di 500 euro.

Infine, il 16 aprile del 2014, Pizzolante, avrebbe affittato a Lecce due immobili ad alcune prostitute.

(Immagine di repertorio)