Quattro persone finiscono sotto processo per i disordini con gli stewart, nel primo tempo di Lecce-Sambenedettese.
Al termine dell’udienza preliminare, il gup Antonia Martalò ha rinviato a giudizio, gli ultras: Francesco Capone, 24enne leccese; Marco Malinconico, 23 anni di Lecce e Nicola Pinto, 31enne leccese. Dovranno presentarsi, il prossimo 5 dicembre dinanzi al giudice monocratico Annalisa De Benedictis, per l’inizio del processo ordinario. Sono difesi difesi dagli avvocati Giuseppe De Luca e Viviana Labbruzzo.
Invece, Michael Pastore, 28enne di Lizzanello, addetto agli impianti di manutenzione dello stadio, sarà giudicato con il rito abbreviato condizionato alla visione di un filmato ed all’ascolto di un testimone.
Accolta dunque, l’istanza dell’avvocato Giuseppe Milli. Il giudice ha fissato la data del 27 settembre prossimo.
I quattro imputati sono accusati, tra l’altro, di resistenza aggravata a pubblico ufficiale.
I disordini sugli spalti dello stadio “Via del Mare”, si sarebbero verificati il 24 maggio 2017 nel corso della partita Lecce-Sambenedettese, valida per le qualificazioni agli ottavi di finale dei play off di Lega Pro.
I tre ultras leccesi vennero identificati dalla Digos. In base alla ricostruzione degli inquirenti, avrebbero tentato più volte di accedere al settore “Distinti Nord Est”, interdetto al pubblico per ragioni di sicurezza. Uno di loro, con l’aiuto degli altri, ed alla presenza di un’altra trentina di ultras Lecce, sarebbe riuscito a varcare il cancello di separazione con la “Curva Nord”, ricorrendo a minacce e frasi intimidatorie contro gli steward.
Pastore, addetto alla manutenzione con regolare pass, secondo il sostituto procuratore Massimiliano Carducci, avrebbe favorito il passaggio dei tifosi aprendo il cancello.
