“Grande attenzione ai punti della Piattaforma programmatica e impegno ad accelerare l’incontro degli avvocati con il Ministro”. Lo ha detto il deputato del Pd, Salvatore Capone, al termine dell'incontro di questa mattina con i rappresentanti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecce
Un incontro tra i rappresentanti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecce e Salvatore Capone, parlamentare Pd del Salento, oggi in rappresentanza anche di Teresa Bellanova, Sottosegretaria al Lavoro a cui ha preso parte anche il Presidente del Consiglio dell’Ordine, Raffaele Fatano, la segretaria del Consiglio, Roberta Altavilla, i consiglieri Vincenzo Caprioli e Anna Rita Maraschio. Al centro i punti salienti alla base della protesta: dall’esigenza, ormai indifferibile, di una riforma organica della giustizia alle questioni più strettamente territoriali ma non per questo meno urgenti, comprese quelle connesse con la riforma della geografia giudiziaria e soprattutto la sua attuazione.
«Già nei giorni scorsi – ha sottolineato Salvatore Capone – nell’incontro alla Camera con il Ministro Orlando avevamo fatto nostra la necessità di un’interlocuzione con il Ministero e il Governo, a più riprese espressa dall’Avvocatura e dal Consiglio dell’Ordine. L’attenzione della deputazione parlamentare salentina nei confronti della piattaforma espressa dall’Avvocatura è totale e, anche a nome della Sottosegretaria Bellanova, ribadisco il nostro impegno in questa direzione».
D’altra parte già il Consiglio dell’Ordine ha avanzato formalmente una richiesta di incontro al Ministro per poter rappresentare il proprio punto di vista.
«Sono e siamo convinti – ha dichiarato Capone- che la protesta degli avvocati imponga una riflessione seria sulle questioni nodali della giustizia, sia civile sia penale, e soprattutto sul modo in cui questo si traduce da una parte nel lavoro degli avvocati, dall’altra nel diritto alla difesa da parte dei cittadini. La Riforma della Giustizia, che per il Governo è una priorità, come ha sottolineato il Presidente del Consiglio sia al Senato che alla Camera, non può prescindere dall'ascolto e dal coinvolgimento degli attori principali, da coloro che della macchina-giustizia conoscono punti dolenti e virtù, e che tra i punti qualificanti della piattaforma hanno richiesto un impegno per una giustizia giusta, efficiente e veloce che prenda il posto di una giustizia che sino ad oggi è stata in troppi casi lenta, in altri ingiusta, inefficace o non equa. È una delle prove a cui come Parlamento siamo chiamati, e a cui è chiamato anche il Governo nazionale. Sosterremo la richiesta di incontro già avanzata, sicuri della disponibilità e della massima attenzione da parte del Ministro Orlando».
