Questioni di droga, per tre persone si aprono le porte del carcere

Per una novolese 26enne e due leccesi, un operaio di 35 anni e una casalinga di 60 si sono aperte le porte del Carcere di Lecce. Tutti e tre devono scontare una pena per fatti che risalgono al 2010.

Non è iniziato nel migliore dei modi il 2017 per Roberta Ventura, una giovane novolese di 26 anni. I militari della locale stazione hanno bussato alla porta della sua abitazione per prestarle il conto aperto con la giustizia per alcuni reati, commessi nel 2010, quando è stata accusata di aver partecipato attivamente ad una florida attività di spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso con altri soggetti le cui posizioni sono ancora al vaglio dell’autorità giudiziaria, nell’intera provincia leccese.
  
Come detto, la donna è stata rintracciata in casa nelle prime ore del mattino, dove i carabinieri le hanno consegnato l’ordine di esecuzione pena. Per la 26enne sono scattate le manette e si sono aperte le porte del Carcere di Lecce, dove dovrà scontare una pena di sei anni e mezzo.
 
Stessa sorte è toccata ad altre due persone, cambia solo la città: è a Lecce, infatti, che questa mattina i carabinieri della locale stazione hanno dato esecuzione a due ordini per la carcerazione a carico di Paolo Colacicco, 36enne e di Carmela Sileno, 60enne, entrambi emessi dalla Procura della Repubblica di Lecce. Il primo è stato condannato a scontare la pena di sei anni e un mese, la seconda a dieci anni e quattro mesi, poiché riconosciuti colpevoli di violazioni in materia di stupefacenti per i quali erano stati già arrestati, nel 2012, per fatti avvenuti nel 2010 come per la ragazza arrestata a Novoli.
 
Dopo essere stati accompagnati in caserma, per le formalità di rito, anche per i due leccesi si sono aperte le porte di Borgo San Nicola. 



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