Raggiro milionario ai danni di un’anziana signora di Maglie: tre condanne ed un’assoluzione

Secondo l’accusa, i protagonisti della vicenda avrebbero approfittato, nel luglio del 2008, del deficit mentale di cui era affetta la ricca signora per ‘depredarla’ di soldi e numerosi beni di valore. Insieme a tre condanne anche un’assoluzione.

Tre condanne ed un'assoluzione nel processo per il raggiro milionario ai danni di un'anziana di Maglie, nel frattempo deceduta all'età di 88 anni.
 
Il giudice monocratico Pasquale Sansonetti della seconda sezione penale ha condannato per circonvenzione d'incapace l'avvocato Vincenzo De Donno, 74 anni, di Maglie, a 2 anni e 6 mesi, oltre al pagamento di una multa di circa 800 euro;  la moglie Patrizia Lori, 68, a 2 anni e 500 euro di multa (pena sospesa e non menzione della condanna); la figlia della badante, Aniella Refolo di 36 anni a 3 anni, più mille euro di multa e interdizione per cinque anni dai pubblici uffici.
 
Il giudice ha anche disposto il risarcimento del danno, da corrispondere in separata sede, alla nipote che ha presentato denuncia(e che si era costituita parte civile al processo con l'avvocato Antonio Mazzeo) e la restituzione dell'appartamento agli eredi. I tre imputati sono difesi dagli avvocati Roberto Rella e Giancarlo Dei Lazzaretti.
 
Assoluzione per l’imprenditore Raffaele Cazzetta, 55 anni, di Palmariggi, difeso dall'avvocato Luigi Covella. Sarebbe stato, in base alla accusa, Cazzetta insieme all'avvocato De Donno, a convincere la malcapitata a sottoscrivere, nel marzo 2008, un contratto preliminare di vendita di un frantoio alla metà del suo valore di mercato.
 
Secondo il sostituto procuratore Carmen Ruggiero titolare dell'inchiesta, i tre protagonisti della vicenda  avrebbero approfittato del deficit mentale di cui era affetta la ricca signora per “depredarla ” di soldi e numerosi beni di valore .In particolare, Aniella Refolo avrebbe indotto la malcapitata, di cui si prendeva cura la madre,  badante della vittima, ad emettere in suo favore svariati assegni bancari per quasi mezzo milione di euro, nel luglio 2008; inoltre, l'avrebbe "convinta" a donarle, l'anno successivo, anelli con brillanti, monete d'oro e librerie antiche.



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