Rapina da 300mila euro in una gioielleria bolognese: salentini i due arrestati

Due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone, ritenute autrici di un ‘colpo’ da 300mila euro dentro una gioielleria situata nel Bolognese. Si tratta di un cittadino di Bologna e un altro di Carmiano. Conferenza stampa al Comando provinciale.

Importante operazione ad opera dei Carabinieri salentini. Due persone sono state arrestate, rispettivamente a Bologna e Carmiano, per una rapina in gioielleria che fruttò loro una maxi somma da far quasi paura per la sua quantità.  Parte del bottino – 50mila euro circa – è stata recuperata proprio dai militari.

Stando infatti a quanto comunicato stamattina dagli stessi operatori, a seguito di alcune indagini, si sarebbe riusciti a risalire ai presunti autori del “colpo”, raggiungendoli alle prime ore del mattino di Sabato scorso in esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere. Inoltre, ipotizzano le forze dell’ordine, la refurtiva si aggira – nel totale – ad una cifra pari a circa 315mila euro. Ad illustrare i dettagli dell'operazione ai rappresentanti dell’informazione locale, nelle sede provinciale di via Lupiae – il Comandante della Compagnia di Campi Salentina, Nicola Fasciano, assieme al Colonnello Saverio Lombardi, a capo del Reparto Operativo di Lecce. Tutto ha avuto inizio lo scorso 4 dicembre a Minerbio, in territorio di Bologna, dentro una gioielleria del posto.

Ma procediamo in ordine cronologico nel racconto dei fatti. I due presunti autori del reato – stando anche alle telecamere di videosorveglianza dell'attività commerciale – entrano a volto scoperto. Dopodiché, uno di loro minaccia il proprietario, intimando anche ai dipendenti di inginocchiarsi. Poi, al termine dell'atto di sottrazione illecita dei preziosi, il titolare accenna ad una reazione e rincorre entrambi. Qui, per spaventarlo, parte un colpo di pistola in aria. E ciò la dice lunga, considerando che per un po' quella stessa arma puntava la gola del povero malcapitato. La fuga avviene dentro una Lancia Fedra di colore grigio. Guardacaso, una stessa automobile risultata rubata a Lecce. Ebbene, le investigazioni partono proprio dal mezzo a quattro ruote.

La macchina, infatti, viene ritrovata a due passi dalla Stazione di Ravenna. Poi, la svolta. Risalendo al percorso effettuato nei giorni precedenti grazie alle tracce lasciate dall'antifurto satellitare, si scopre che l'auto avrebbe – dopo vari giri – sostato per due ore a Carmiano. I colleghi emiliani, allora, si sono subito messi in contatto con quelli locali. E, attraverso una serie di riscontri, costruiscono un impianto accusatorio. "La forza dei Carabinieri risiede soprattutto nello spirito di collaborazione tra le stazioni – ha specificato il Comandante Lombardi – che anche in questo caso produce dei risultati, assicurando sicurezza attraverso azioni immediate ed efficaci". 

Da un punto di vista tecnico, la Procura di Bologna aveva emesso i due fermi in tempi praticamente immediati, permettendo di trarre in arresto i due ragazzi.   



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