Rifiuti pericolosi nel Salento, si scava ancora. Discarica abusiva a Castrignano del Capo

I carabinieri del Noe hanno effettuato gli scavi su disposizione della Procura ed ora hanno posto il terreno sotto sequestro, denunciando i vecchi proprietari. Proseguono le attività a tutela del territorio.

Sono incessanti le attività della Procura e del Nucleo operativo ecologico di Lecce, coordinato dal maggiore Nicola Candido, al fine di far venire alla luce i veleni dal sottosuolo salentino.

In particolare, oggi, a Castrignano del Capo, nella frazione di San Giuliano, nell’ambito di una prolungata ed articolata attività investigativa il militari del Noe, con l’ausilio dei colleghi della locale stazione, hanno eseguito un decreto d’ispezione d’urgenza emesso dal procuratore Elsa Valeria Mignone, su un terreno che era di proprietà di due pensionati del posto.

E qui la scoperta:  a seguito di una prolungata attività di escavazione preventivamente autorizzata dalla Procura, ad una profondità di sei-otto metri sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, costituiti da macerie da demolizioni edili, elettrodomestici, pneumatici, rifiuti solidi urbani, ritagli e cascami di pellame provenienti da industrie calzaturiere.

Come è risultato successivamente, tutti i materiali sono stati utilizzati per effettuare illecitamente il ricolmamento di una cava nella quale era stata esercitata attività estrattiva di conci di tufo sino a circa trenta anni addietro .

Al termine dell’ispezione, il terreno, che si estende per circa millecinquecento metri quadrati, è stato sottoposto a sequestro probatorio per consentire ulteriori e più approfondite attività di carotaggio ed escavazione dell’area.

L’ipotesi di reato attualmente contestata ai due ex- proprietari del terreno è quella di aver realizzato una discarica abusiva.

Le Autorità sono state informate del sequestro per tutti i provvedimenti di competenza.



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