Rissa a Borgo San Nicola. Salvatore Capone scrive al Ministro della Giustizia Orlando

All”™indomani della maxi rissa tra detenuti leccesi e baresi, scoppiata nel carcere di Legge durante i festeggiamenti per Pasqua, Salvatore Capone, parlamentare pd del Salento, ha inviato una lettera al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando

Salvatore Capone, parlamentare pd del Salento, ha inviato una lettera al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando all’indomani della maxi rissa tra detenuti leccesi e baresi, scoppiata nel carcere di Legge il giorno di Pasqua.

Quando si affronta il tema delle «carceri italiane» ci troviamo di fronte ad un argomento complesso, che presenta mille sfumature diverse. Ma non nuovo, anzi. Certo è che torna a conquistare le prime pagine dei giornali, purtroppo, solo quando i numeri mettono nero su bianco il problema del sovraffollamento o peggio ancora quando dietro le sbarre alcuni detenuti costretti a fare i conti con le difficoltà di vivere in una cella di pochi metri quadri decidono di togliersi la vita. Sono colpevoli, responsabili di crimini efferati, devono scontare pene lievi o il carcere a vita,  ma sono prima di tutto persone che certo hanno sbagliato, ma che non possono e non devono perdere la dignità riconosciuta ad ogni essere umano.

Domenica di Pasqua, a Borgo San Nicola, un episodio ha riacceso i riflettori sulla delicata questione: la rissa tra detenuti leccesi e baresi scoppiata all’interno della casa circondariale leccese si è conclusa con 9 agenti della polizia penitenziaria che hanno tentato di sedare gli animi finiti in ospedale ed un detenuto che avrebbe tentato di impiccarsi, salvato in extremis.

Per questo, Salvatore Capone, parlamentare pd del Salento, ha inviato una lettera al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando per ribadire «ancora una volta e con forza, la questione della vivibilità nelle nostre carceri e del sovraffollamento come frequentissima causa di grave disagio e di instabilità nelle relazioni tra persone private della libertà».

«Sono perfettamente consapevole – scrive nella missiva il parlamentare democratico-  di come la questione del sovraffollamento assilli tutti i Penitenziari italiani. Allo stesso tempo sono sicuro che nell’ambito delle tue possibilità, e alla luce di quanto proprio da te ribadito recentemente quando a proposito dell’emergenza carceri hai affermato come il punto “non sia l’elaborazione di un mega-piano, piuttosto l’attuazione di interventi puntuali”, saprai con la consueta sensibilità ascoltare il disagio che vive la popolazione carceraria e la Polizia penitenziaria di Borgo San Nicola. Nel frattempo ti chiedo se non sia possibile una verifica degli esiti concreti della decisione della Consulta sulla Legge Fini-Giovanardi anche a Lecce dal momento che  secondo quanto affermato nei giorni scorsi dal Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, sono 8.589 i detenuti ristretti in via definitiva per il reato riformulato dalla Corte e 4.345 quelli in attesa di giudizio».

Nella lettera al Ministro Orlando, infine, Capone riprende quanto già oggetto dell’Interrogazione presentata nel marzo scorso. «In quell’occasione, accogliendo l’allarme lanciato a livello nazionale e territoriale –scrive- facevo riferimento anche alla manifestazione svoltasi il 23 marzo scorso dinanzi alle porte del Carcere di Borgo San Nicola – Lecce, dove gli Agenti di Polizia Penitenziaria avevano denunciato le condizioni di difficoltà e invivibilità in cui sono costretti gli organici: “organici insufficienti, mezzi di trasporto obsoleti e straordinari non ancora remunerati dal 2008. Quel giorno era stata sottolineata la grave situazione di sovraffollamento del penitenziario e la carenza di 150 unità di personale, oltre carenze di ordine logistico relative ad esempio al parco automezzi. Quanto accaduto domenica scorsa sembra fare tristemente il paio con quanto denunciato e con quel che anche nelle ultime ore il portavoce dell’Osapp sta evidenziando, ritenendo urgente un incontro con il Ministero».