Sarebbe stato pusher e amante di una 14enne, 26enne di Lizzanello condannato a 4 anni e 8 mesi

Il gup nel processo in abbreviato ha condannato il 26enne F.L. applicando comunque uno ‘sconto’ di pena. Secondo l’accusa, il giovane avrebbe venduto alla minorenne, spinelli di hascisc e marijuana. Non solo, avrebbe abusato sessualmente di lei.

Sarebbe stato lo spacciatore, ma anche l'amante di una quattordicenne con cui avrebbe avuto rapporti sessuali completi.
 
Il gup Carlo Cazzella, nel processo in abbreviato, ha condannato il  26enne F. L. a 4 anni e 8 mesi di reclusione. Il giudice ha applicato, comunque, uno "sconto" di pena rispetto a quanto invocato dal pubblico ministero, riqualificando le condotte di spaccio in "ipotesi lieve" . Inoltre, ha riconosciuto per F.L., difeso dall'avvocato Amedeo Martina, l'attenuante del fatto di minore gravità per il reato di violenza sessuale nei confronti della minorenne. Invece, il pm Roberta Licci ha chiesto la condanna a 6 anni per il giovane di Lizzanello.
 
Ricordiamo che F.L. venne arrestato, nel luglio dell'anno scorso, dagli uomini della Squadra Mobile di Lecce. A seguito di perquisizione in casa, i militari hanno rinvenuto – occultato in un vano soppalco all’interno della camera da letto – una pistola semiautomatica con un caricatore rifornito di sette proiettili, insieme a circa 30 grammi di hashish e materiale per il confezionamento della droga. E  non solo. In un borsello rinvenuto per terra nella camera da letto sono stati trovati alcuni coltelli, varie banconote di piccolo taglio, un bilancino di precisione ed altro materiale per confezionare le dosi. Gli agenti hanno anche scoperto una busta in plastica, contenente del materiale utilizzato per la confezione di un ordigno rudimentale. La perquisizione si è poi spostata all’interno dell’autovettura del lizzanellese, nella quale è stato rinvenuto un oggetto pirotecnico dotato di miccia. F.L. rispondeva delle accuse di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di arma da sparo e del relativo munizionamento e fabbricazione, detenzione illegale di materiale esplodente.
 
Il difensore di F.L., l'avvocato Martina ha, anzitutto, sottolineato come la giovane di origini ungheresi ma residente a Taranto, non lo abbia mai denunciato. Anzi, ella ha avuto una relazione sentimentale con il proprio pusher, finendo per innamorarsi di lui. Questo aspetto sarebbe stato riferito dalla giovane anche in sede d'incidente probatorio. Soprattutto, F.L. non era al corrente che la ragazza fosse minorenne, poiché l'aspetto fisico faceva pensare ad una persona di ben altra età. La ragazza avrebbe "fatto il nome" di F.L.  in circostanze "casuali". La 14enne era scappata da una comunità di recupero del tarantino e si "appoggiava" presso la casa di un'amica; una volta rintracciata in Provincia di Lecce, avrebbe indicato come suo "riferimento" sul territorio, anche il domicilio del giovane. Successivamente, i militari si sarebbero recati presso l'abitazione del giovane e sarebbero stati rinvenuti l'arma, gli ordigni e le sostanze stupefacenti. Soltanto dopo, i poliziotti avrebbero appurato l'attività di spaccio del giovane presso un Bar di Lecce. Soprattutto, sarebbero venuti a conoscenza  della relazione tra i due e l'indagine si sarebbe "allargata" ai reati nei confronti della minorenne. 



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