‘Se sbatti il portone ti sparo un colpo di pistola in fronte’, confermata la condanna per un tricasino

Mike Zocco, 40enne, è stato condannato alla pena di 5 mesi di reclusione e al risarcimento dei danni in sede civile, mentre è stata eliminata la provvisionale. La decisione è stata presa dai giudici della Corte di Appello, confermando la sentenza di primo grado.

Avrebbe minacciato, nonché perseguitato un infermiere dell'ospedale di Tricase, così come il resto della famiglia, e la Corte di Appello di Lecce ha confermato la sentenza maturata in primo grado.
 
Mike Zocco, 40 anni, difeso dall'avvocato Carlo Chiuri, è stato condannato alla pena di 5 mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali e del risarcimento danni in sede civile, mentre è stata eliminata la provvisionale.
 
Le vittime delle azioni di stalking, i membri della famiglia Nicolardi, costituitisi parte civile con lavvocato Mario Coppola, avevano chiesto in primo grado un sostanzioso risarcimento. Nello stesso processo celebratosi nel giugno di due anni fa, il giudice del Tribunale di Tricase Alida Accogli aveva concesso una provvisionale immediatamente esecutiva di 4 mila euro a favore di ognuna della parti civili.
 
Mike Zoccoera stato condannato a cinque mesi di reclusione, pena sospesa e al pagamento di 12 mila euro a favore delle parti civili. Il coimputato, invece, venne assolto"per non aver commesso il fatto".
 
Secondo l'accusa, rappresentata dal sostituto procuratore Paola Guglielmi, Mike Zocco rispondeva dei reati di "atti persecutori" e "danneggiamento". Egli, fino al settembre del 2009, avrebbe minacciato e molestato un membro della famiglia Nicolardi con frasi del tipo “se sbatti il portone ti sparo un colpo di pistola in fronte” oppure avrebbe minacciato un altro componente di aprire il tombino per poi buttarlo giù.
 
Inoltre Zocco avrebbe pedinato Alfredo Nicolardi e famiglia, passando nelle vicinanze della casa con fare minaccioso o appostandosi nei pressi della stessa.
 
Questo comportamento, divenuto oramai una costante, avrebbe causato un grave stato dansia all’intero nucleo familiare che decise di sporgere denuncia. Zocco era accusato anche di danneggiamento, avrebbe imbrattato con della vernice nera l'esterno dell’abitazione dei Nicolardi, tra cui la porta d’ingresso, il condizionatore ed il citofono, rendendoli in parte inservibili.



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