Sequestrati oltre 350 kg di droga a Torre Chianca, due albanesi e un leccese finiscono in carcere

Si tratta di 87 sacchi di marijuana e 6 panetti di marijuana che immessi sul mercato avrebbero fruttato la somma di oltre 3 milioni di euro. L’operazione a opera del Gico di Lecce.

Nel corso di un’operazione di servizio volta al contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Lecce hanno inferto un duro colpo al narcotraffico che trova nel Salento uno snodo cruciale dei propri affari essendo, per la sua posizione geografica, la porta d’Oriente dell’Europa.

Le attività sono state svolte dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Lecce, che all’esito di alcuni riscontri investigativi hanno immediatamente intensificato il dispositivo di pattugliamento lungo il litorale salentino-adriatico, con lo scopo di intercettare eventuali carichi “sospetti” provenienti dall’altra sponda dell’Adriatico, complici le belle giornate dell’ultimo periodo, ideali per mimetizzarsi tra bagnanti e diportisti.

Un’imbarcazione sospetta a Torre Chianca

Nel corso delle verifiche è stata individuata un’imbarcazione che, giunta nella marina leccese di Torre Chianca, si è fatta largo tra i numerosi bagnanti, prontamente recuperata da un fuoristrada e caricata su un carrello per essere poi trasportata altrove.

La forma dello scafo, però, ha insospettito i finanzieri, lasciando presumere che potesse essere stata modificata per creare un doppiofondo, anche se apparentemente attrezzata con reti e canne da pesca.

A quel punto i militari hanno deciso di dare immediatamente vita a un un pedinamento nella zona facendo giungere altre pattuglie in borghese e consentendo di circoscrivere le operazioni nei pressi di un’abitazione privata posta nell’agro retrostante la località rivierasca di approdo dello scafo che è stato rapidamente nascosto da sguardi indiscreti.

I finanzieri del G.I.C.O. di Lecce, comandati dal Maggiore Antonio Martina, hanno quindi “cinturato” l’area mimetizzandosi, pronti per a far scattare il blitz.

L’irruzione e l’inseguimento

Al momento dell’irruzione, un grosso fuoristrada con a bordo due persone è fuggito via ad alta velocità tra le strade sterrate di Torre Chianca, speronando una delle auto di servizio che si era posta a ostacolo al fine di bloccarne la fuga che è riuscita, fortunatamente, a evitare un urto frontale ad altissima velocità.

L’inseguimento è proseguito, poi, su un breve tratto di strada provinciale, prima che il mezzo si lanciasse tra le strade di campagna per sfuggire alla cattura, ma a causa dello scoppio di un pneumatico, è stato abbandonato dagli occupanti che si sono dati alla fuga a piedi.

Uno è stato inseguito dai militari e prontamente bloccato, l’altro, invece, è riuscito a dileguarsi sfruttando la folta vegetazione.

Dopo alcune ore di ricerca il fuggitivo, individuato dai finanzieri del G.I.C.O. che avevano continuato a dargli la caccia senza sosta tra la vegetazione e tra i campi, ha tentato nuovamente di sfuggire entrando in una palude dell’agro di Borgo Grappa, ma è stato ugualmente raggiunto e bloccato in acqua dai militari mentre tentava di immergersi per far perdere le proprie tracce.

Nel frattempo, all’interno della villetta utilizzata dai malviventi come base d’appoggio, un altro complice leccese – che aveva cercato di darsi alla fuga alla vista delle Fiamme Gialle – è stato inseguito e bloccato dagli uomini della Guardia di Finanza che, al termine della perquisizione hanno rinvenuto  un grosso quantitativo droga: ben 87 sacchi di marijuana e 6 panetti di hashish, per un peso complessivo di quasi 350 kg e uno scafo di 5,50 metri con doppiofondo che era stato utilizzato per trasportare e nascondere il carico.

La vendita al dettaglio avrebbe fruttato all’organizzazione criminale ben oltre 3 milioni di euro.

Su ordine del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Lecce, K.Z. di 48 anni, A.F. di 51 anni e A.S. di 41 anni sono stati arrestati per detenzione, traffico di stupefacenti e resistenza e condotti presso la  Casa Circondariale di “Borgo San Nicola” a Lecce a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.