Sui banchi di negozi e nei ristoranti senza informazioni sulla tracciabilità, sequestrati oltre tre quintali di pesce

La Guardia Costiera durante il periodo natalizio ha intensificato i controlli. 123 le verifiche nel Salento. Elevate sanzioni per circa 40mila euro.

Come accade ogni anno, nel corso del periodo natalizio, in cui aumenta in maniera esponenziale il consumo di prodotti ittici, la Guardia Costiera ha intensificato l’attività di vigilanza a tutela dei consumatori, per garantire che sulle tavole non giungano prodotti non idonei e pertanto potenzialmente pericolosi per la salute.

I militari del Compartimento Marittimo di Gallipoli, coordinati dal Capitano di Vascello Enrico Macrì, dal 25 novembre hanno effettuato nell’ambito del territorio dell’intera provincia di Lecce 123 verifiche sulla filiera della pesca che, notoriamente, va dal pescatore e/o importatore, ai trasportatori, agli esercizi commerciali all’ingrosso/dettaglio, ai mercati ittici ed ai ristoratori, sino al consumatore finale.

Particolare attenzione è stata posta alle informazioni che devono accompagnare il prodotto in ogni fase commerciale (la cosiddetta tracciabilità), all’osservanza delle norme in materia di corretta informazione da assicurare al consumatore finale e al rispetto della disciplina in materia di conservazione e scadenza del prodotto ittico.

Nel corso dei controlli sono state accertate numerose violazioni, commesse principalmente da esercizi commerciali e ristoratori, riguardanti la vendita e somministrazione di prodotto ittico di origine sconosciuta, ovvero non tracciato, quindi sprovvisto di tutta la documentazione che ne attesti la provenienza.

In totale sono state elevate 32 sanzioni amministrative per un totale di circa 40.000 euro. Inoltre sono stati sequestrati oltre 3 quintali di prodotto ittico di dubbia provenienza; dei quali quasi 100 kg di prodotto sequestrati a un noto grosso centro di distribuzione locale.

L’attività di controllo si inserisce nell’ambito di una operazione complessa nazionale promossa dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto sotto l’egida del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

I risultati a livello nazionale

A livello nazionale con un’azione coordinata di tutti i Comandi Territoriali e con l’impiego congiunto di mezzi aeronavali, tra i quali anche la Nave Gregoretti CP920 – un’unità di altura specializzata nel controllo dell’attività di pesca – a oggi sono state compiute oltre 13.000 verifiche, sequestrate circa 80 tonnellate di prodotto ittico non conforme, effettuati oltre 600 sequestri (di cui 355 attrezzi da pesca) ed elevate sanzioni per un importo superiore a 1,3 milioni di euro.

Gli accertamenti sulla filiera ittica, oltre che in mare, sono stati condotti presso i grossisti (330 verifiche), presso la grande distribuzione (574 verifiche), come pure sui piccoli esercizi commerciali (4.454 verifiche a ristoranti, pescherie, mercati ittici).

I controlli che continueranno intendono anche preservare la risorsa ittica dalla pesca illegale che rappresenta una delle cause dell’impoverimento della fauna marina.