Incastrato dalle telecamere che lo hanno immortalato mentre sferrava un calcio sullo scudo di un brigadiere, durante la manifestazione No-Tap del 9 aprile scorso. Sono bastati pochi giorni agli uomini in divisa per visionare attentamente i filmati e stringere il cerchio.
A finire nei guai con l’accusa di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni è M.G. (queste le sue iniziali) 52enne residente a Melendugno, dove in questi giorni è tornato a soffiare forte il vento della contestazione e della protesta.
L’uomo – denunciato in stato di libertà questa mattina dai Carabinieri della Compagnia di Lecce – si trovava a pochi passi dal cantiere di San Basilio per una manifestazione quando ha sferrato un calcio sullo scudo di un brigadiere in servizio che, per il colpo, è caduto a terra urtando la schiena su alcune pietre di un muretto a secco. Il malcapitato è stato accompagnato all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. Il referto parla di “contusioni alla spalla ed emicostato lato sinistro” giudicati guaribili con prognosi 10 giorni.
A Melendugno un’altra attivista finisce nei guai
Non poteva più mettere piede nel comune di Melendugno e nelle sue frazioni per la durata di tre anni emesso dal Questore di Lecce il 9 dicembre del 2017, ma C.C.M (queste le sue iniziali), una 41enne di Scorrano attivista è stata ‘sorpresa’ in via Einaudi, a pochi passi dal punto informativo No-Tap. La donna è stata fermata dai carabinieri della stazione di Melendugno mentre si trovava al volante della sua Fiat Punto, risultando inottemperante al divieto. L’Autorità Giudiziaria è stata informata dell’accaduto.
