Sorvegliato speciale in strada con la droga. Scatta l’inseguimento nel traffico e viene arrestato

Nella tarda mattinata un equipaggio della Polizia, dopo aver notato un uomo che cercava di eludere il controllo, lo ha inseguito per poi arrestarlo. Si trattava di un uomo di Molfetta, risultato in regime di sorveglianza speciale e in possesso di droga.

Un giovane seduto sulla panchina di un parco che, alla vista della Polizia, cerca di allontanarsi velocemente  non può che destare sospetti. È quanto avvenuto stamattina nei pressi dell’hotel Zenit.
I poliziotti, insospettiti da uno strano atteggiamento, hanno cominciato a inseguire l’uomo che si stava allontanando a piedi in zone parallele. Subito è iniziata la fase di “accerchiamento”. A nulla sono valsi i ripetuti tentativi d’intimazione. È così iniziato un inseguimento a piedi tra le vie intorno, quando il fuggitivo ha messo la mano dietro al giubbino per far intendere che volesse prendere un'arma.

L’uomo correva come una lepre sia tra le auto sia in sosta che in transito, procurando una situazione di pericolo a sé stesso e ai passanti, nonché agli operatori di Polizia che lo stavano inseguendo.

Nel frattempo uno dei poliziotti ha dato l’allarme al collega che era rimasto all’interno della Volante pronto ad intervenire. Con una manovra repentina, l’agente ha messo l’auto di traverso così da bloccare la fuga. Il fuggitivo nel tentativo di scavalcare l’auto di servizio si è lanciato sul cofano finendo rovinosamente a terra. Nonostante la caduta, si è rialzato cercando nuovamente di fuggire, ma è stato raggiunto e bloccato.

L’uomo non ha esitato a spintonare gli operatori. Con non poca fatica i poliziotti sono riusciti ad immobilizzarlo e perquisirlo sul posto. All’interno di una tasca del giubbino è stato trovato uno “spinello” già confezionato e, in un porta tesserino, altri due “pezzettini”di hashish.

L’uomo era privo di documento d’identificazione ed avendo il sospetto che le generalità fornite fossero false, è stato sottoposto ad ulteriori accertamenti. Si trattava di Vito Gadaleta, 29enne nato a Molfetta, già sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno presso il comune di residenza, ovvero Terlizzi.

Gadaleta è stato dichiarato in stato di arresto per inosservanza al provvedimento della sorveglianza speciale, resistenza a Pubblico ufficiale, oltre che false generalità.