Stalkerato da una studentessa, Sacerdote concede il perdono dopo le scuse. Il giudice la assolve

La vicenda risale alla fine settembre del 2014. Inizialmente tra il sacerdote e la studentessa nasce un’amicizia che, a detta del prelato, con il passare dei mesi diventa per la donna una vera e propria ossessione.

sacerdote-perdona-stalker-ossessionata

Avrebbe importunato un sacerdote con ripetute avances, ma dopo la lettera di scuse ed il “perdono” del religioso, arriva anche l’assoluzione del giudice. Il gup Vincenzo Brancato, al termine dell’udienza preliminare, ha prosciolto dall’accusa una studentessa 37enne di Parabita, imputata per stalking, disponendo il “non luogo a procedere”.

Le scuse

La presunta stalker aveva mandato una missiva al prelato, in cui si dimostrava dispiaciuta per il clamore suscitato dalla vicenda e chiedendo il “perdono” non solo alla “vittima”, ma anche all’intera comunità religiosa. La 37enne è, infatti, una fedele dell’ordine domenicano e frequentava la Basilica della Coltura. La donna ha sottolineato il proprio rammarico, ritenendo che fosse stato frainteso un sentimento di devozione e rispetto. Il sacerdote ha apprezzato profondamente il gesto, decidendo di ritirare la querela.

L’inchiesta

Il pubblico ministero Maria Vallefuoco aveva aperto un fascicolo d’indagine con l’accusa di ingiurie e atti persecutori. Secondo la Procura, i sentimenti che la donna nutriva verso il sacerdote non erano ricambiati, così avrebbe cominciato a importunarlo, con una serie di atti persecutori. Il pm chiese anche una “misura di sicurezza”.

A dare il via all’inchiesta, la denuncia del sacerdote di qualche anno più grande di lei, presso la stazione dei carabinieri del posto. L’uomo ha riferito agli inquirenti che la studentessa lo tartassava con telefonate e messaggi, anche su Facebook.

Non solo, aveva pronunciato anche una serie di ingiurie, sia in chiesa che in occasione di gite parrocchiali, di fronte al rifiuto dell’uomo. Rendendosi conto dell’infatuazione della studentessa, avrebbe gradualmente cominciato a respingerla.

La vicenda inizia alla fine settembre del 2014. Inizialmente nasce un’amicizia che, a detta del prelato, col passare dei mesi diventa per la donna un’ossessione.

Nei mesi scorsi, la studentessa è stata ascoltata dal gip Carlo Cazzella. La donna ha fornito una versione dei fatti totalmente differente da quella del sacerdote. La 37enne di Parabita ha riferito al giudice che il religioso, in svariate occasioni si mostrava geloso di lei, quando ad esempio la trovava in compagnia di altri amici. Il gip, inoltre, ha disposto una perizia psichiatrica sulla donna. L’esito avrebbe rilevato
la presenza di un disturbo di tipo erotico compulsivo, indice di pericolosità.

Il difensore dell’indagata ha però sostenuto che la fase acuta è oramai superata, perché si è affievolito il sentimento verso il prete. In sostanza, la ragazza non costituisce più un pericolo per il sacerdote, perché non è più innamorata di lui. Sulla scorta delle osservazioni dell’avvocato, l’istanza venne accolta dal gip.

L’imputata era assistita dall’avvocato Walter Gravante. Il sacerdote dal legale Giuseppe Vinci.



In questo articolo: