Tamponamento sulla statale 16. Gianmarco non ce l’ha fatta, la famiglia dona gli organi

Non ce l’ha fatta Gianmarco Chilla, il 27enne di Cursi ferito in un terribile incidente stradale avvenuto sulla statale 16. La famiglia, distrutta dal dolore, ha acconsentito a donare gli organi

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«Tragedia sfiorata». Era stato questo il primo pensiero dei soccorritori davanti alle immagini di quelle auto, quasi distrutte, sulla strada statale 16. Il dramma, invece, era solo rimandato. Non ce l’ha fatta Gianmarco Chilla, il  27enne di Cursi accompagnato all’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce dopo quel terribile incidente, avvenuto alle prime luci del mattino di martedì 14 agosto. Una corsa disperata per il giovane studente universitario.

Nel bilancio di cinque feriti era stato lui ad avere la peggio. Si trovava a bordo della vettura che – stando alla dinamica – ne ha tamponato un’altra. Era fuori controllo, forse a causa della foratura della gomma anteriore sinistra.

Studente all’Università di Pisa, Gianmarco ha lottato per giorni, ma le sue condizioni erano apparse fin da subito molto gravi. «Critiche» era trapelato. Era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, ma nelle ultime ore il suo quadro clinico è precipitato fino al triste epilogo. Quel piccolo barlume di speranza a cui si erano aggrappati tutti, parenti e amici, si è spento.

Una battaglia difficilissima, anche per la famiglia che non lo ha mai lasciato solo. Il «guerriero» non ce l’ha fatta. Il destino, amaro quanto incomprensibile, ha avuto la meglio.

«Non posso fare altro che pregare affinché tu riapra gli occhi subito, forza» aveva scritto su Facebook una parente.

Ora non resta che piangere, stringendosi accanto alla sofferenza di mamma Mina e papà Gino che in questo momento di straziante dolore hanno deciso di donare gli organi del figlio, per salvare altre vite. Cornee, fegato e reni per dare speranza ad altre famiglie.

«Ci stringiamo in un forte abbraccio ai genitori e li ringraziamo per la loro esemplare testimonianza di solidarietà. Sentite condoglianze a tutta la famiglia» ha scritto la Asl di Lecce sul suo profilo Facebook ufficiale.

Il commovente post di don Gianni Mattia

«Benedire la salma di un giovane mi afferra sempre il cuore. Comincio le mie preghiere, vicino a lui la madre, il padre, il fratello» ha scritto don Gianni Mattia in un commovente post su Facebook. Parole piene di dolore, ma anche speranza «La madre dimostra una fede granitica. Terminata la preghiera la sento parlare con il figlio. “Figlio mio, sei tra le braccia pietose di Maria, fra le braccia maestose di Gesù. Tu che sei vita, tu sarai sempre tra noi. Perdonaci se piangiamo. Tu sei stato privilegiato, la tua vita non è stata spezzata, Dio ha voluto la tua anima per salvare altre vite. Tu ti sei sacrificato. Tu sei stato privilegiato”… Una madre così forte non mi era mai capitata» ha scritto il cappellano del “Vito Fazzi” di Lecce.

La famiglia ha deciso di donare gli organi di quel figlio perso quella maledetta mattina del 14 agosto «Non ho saputo parlare, ma questa mamma è riuscita a trovare una ragione a un dolore che non ha ragione di essere» ha concluso.



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