Si è presentato, armato di coltello e in pieno giorno, all’interno di una gioielleria che si affaccia su corso Galliano, a Nardò con il chiaro intendo di fare il ‘colpaccio’. Il complice, invece, ha atteso fuori, in una stradina poco distante, pronto a fuggire con il bottino. Qualcosa, però, è andato storto: il piano messo a segno da due malviventi si è infranto contro l’occhio attento di alcuni agenti in borghese che sono riusciti a fermare la fuga.
I fatti
Le lancette dell’orologio avevano da poco segnato le 11. Un agente della Polizia di Stato in forza presso il Commissariato di Nardò, libero dal servizio, ha segnalato alla sala operativa una rapina in atto presso la gioielleria Amplo – Rella.
L’agente in borghese aveva notato la presenza sospetta di due individui a bordo di una moto di grossa cilindrata, una Suzuki 400, che, dopo aver fatto un giro dell’isolato, si sono fermati davanti al negozio di preziosi.

Da qui, mentre uno entrava, l’altro rimaneva fuori a bordo della moto che, ad una attenta valutazione del poliziotto, riportava la targa contraffatta nell’ultimo numero che era stato alterato con del nastro adesivo.
Niente di più chiaro per l’agente che ha richiesto l’ ausilio dei colleghi del Commissariato. All’arrivo degli agenti è stato notato un giovane fuggire lungo via Genova, mentre il secondo restava vicino alla motocicletta. Dopo un breve inseguimento il fuggitivo è stato bloccato, come anche il secondo giovane che evidentemente era rimasto fuori dalla gioielleria per fare da “palo”.
In commissariato i due sono stati identificati per A. D., 18enne di origine russa e con precedenti di polizia, e M. F. di Brindisi, 21enne incensurato, entrambi residenti a Brindisi.
Il rapinatore aggredisce la titolare e le strappa un orecchino di valore
Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che uno dei giovani rapinatori, e precisamente il 18enne, dopo aver fatto ingresso all’interno della gioielleria, nel tentativo di immobilizzare la titolare per poi avere accesso alla cassaforte, l’ha afferrata violentemente, scaraventandola a terra. Poi, non riuscendo a farsi aprire la cassaforte, ha strappato con forza alla donna un orecchino con diamante. Infine, il malvivente è uscito di corsa dirigendosi verso il complice che lo attendeva a bordo della moto.
La signora è stata soccorsa e condotta presso l’ospedale Sambiasi dove i sanitari hanno riscontrato una contusione alla spalla con prognosi di 10 giorni.
I due giovani sono stati arrestati per i reati di rapina aggravata in concorso e ricettazione, visto che la moto col bloccasterzo forzato era risultata rubata a San Vito dei Normanni, in località Apani.
Uno dei due rapinatori, colui che era entrato all’interno della gioielleria, nel corso della perquisizione personale è stato trovato in possesso di due fascette di plastica simili a manette.
Nel corso del sopralluogo di polizia, gli agenti hanno rinvenuto anche il diamantino sottratto alla proprietaria del valore di circa 5.000 euro.
I due sono finiti in carcere.
