‘Tentato omicidio’. Si aprono le porte del carcere per uno dei fratelli Cavalera

Era il 9 settembre 2000 quando Luigi Fedele venne fatto oggetto di un tentato omicidio. Oggi i Carabinieri di Gallipoli hanno attribuito il reato a Andrea Cavalera, fratello di Cosimo, esponente del clan Padovano. Andrea Cavalera, classe ’77, dovrà scontare 4 anni di carcere.

È Andrea Cavalera, classe 1977 originario di Gallipoli, l’accusato del tentato omicidio perpetrato ai danni di Luigi Fedele nel lontano 9 settembre 2000.
 
Si tratta del fratello di Cosimo Cavalera, un anno più piccolo di lui, l’affiliato all’organizzazione di stampo mafioso della Sacra Corona Unita nella sua articolazione territoriale denominata “Clan Padovano”. Anche Cosimo, anni fa, è stato condannato per tentato omicidio e per l’art. 416 bis e tentato omicidio, ritenuto un esponente di spicco dello stesso clan gallipolino "Padovano".
 
Ad Andrea, però, i Carabinieri della Città Bella attribuiscono il fatto di aver tentato di uccidere Luigi Fedele quasi 17 anni fa, uno dei tanti fatti di cronaca nera che all'alba del nuovo millennio hanno caratterizzato la vita della Perla dello Jonio, progonista di una vera e propria lotta tra clan dove in palio c'era il possesso e la gestione del territorio cittadino.
 
Per lo stesso fatto, circo un anno fa, dopo una tortuosa vicenda giudiziaria, la Corte d'Appello di Lecce ha condannato a 7 anni di carcere altri due soggetti per un agguato riconducibile a una sorta di regolamento di conti.
 
Il 40 enne, quindi, è stato così tratto in arresto e, dopo aver notificato lui l’ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio esecuzioni penali del Tribunale di Lecce, i militari lo hanno accompagnato presso la casa circondariale ‘Borgo San Nicola’ del capoluogo salentino; qui dovrà scontare la pena residua di anni 4 di reclusione.



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