In trasferta da Napoli per rapinare la Mps di Tricase. Traditi dall’accento

Da Napoli in direzione Salento per mettere a segno il colpo presso la banca Monte dei paschi di Siena. Ospitati da un 43enne del luogo, sarebbero ripartiti il giorno dopo. A tradirli, l’accento napoletano.

A viaggiare da Napoli in direzione Salento erano in quattro: Antonio Errichiello di 24 anni, Di Napoli Antonio, di 26, un minorenne e la sorella 23enne, sentimentalmente impegnata con Errichiello.

Una “gita” criminale la loro, organizzata grazie all’appoggio sicuro fornito da un 43enne di Tricase – casellante presso la casa cantoniera in Contrada Madonna di Fatima – impegnato in una relazione con la madre dei due fratelli.

Arrivati a destinazione, i tre hanno portato a compimento il piano. Nel primo pomeriggio di ieri il 16enne è entrato nella filiale della Monte dei Paschi di Siena di Tricase, fingendosi cliente. Sfoderato il taglierino, minacciando di farsi consegnare l’incasso, il ragazzo ha dovuto però fare i conti con uno spavaldo cliente che, nel tentativo di farlo desistere dal gesto criminoso, lo ha colpito con una sedia.

L’iniziativa del cliente però, non ha sortito gli effetti sperati. Il ragazzo, invece di rinunciare al colpo, ha chiamato i complici – in attesa all’esterno – facendoli entrare nell’istituto di credito. Arraffato il bottino – quasi 9mila euro – i tre si sono dati alla fuga a piedi. Particolare, questo, che ha incuriosito i militari. Grazie all’itinerario delle telecamere della banca e dei negozi del quartiere, i Carabinieri hanno potuto ricostruire la fuga dei malviventi. Fondamentale ai fini della loro identificazione è stato, però, un altro dettaglio. Secondo quanto riferito dai testimoni interrogati in caserma, il minorenne parlava con accento napoletano.

I militari, inoltre, avevano notato in serata una nissan Juke grigio scura lungo via Madonna di Fatima, appena fuori il centro cittadino, la cui targa risultava essere intestata ad una donna della provincia di Napoli. Il cerchio attorno ai rapinatori cominciava quindi a stringersi. Dopo aver disposto immediatamente accertamenti catastali su tutte le abitazioni nelle vicinanze, si è scoperto che proprio uno di loro era stato da poco controllato nel napoletano. Una verifica della pagina facebook dell’uomo ha permesso poi di ricostruire i rapporti di quest’ultimo con la madre dei due fratelli.

Considerati i numerosi indizi, i Carabinieri della Compagnia di Tricase, coordinati dal Comandante Simone Clemente, hanno posto sotto osservazione l’abitazione del 43enne e nella notte vi hanno fatto irruzione. All’interno vi erano  i ragazzi, intenti a giocare a carte e con le valigie già pronte per ripartire. Nei bagagli i militari hanno rinvenuto  quasi per intero il bottino, gli abiti con cui i tre giovani avevano perpetrato la rapina nonché il taglierino utilizzato per minacciare gli addetti dell’istituto di credito.

Il minorenne è stato riconosciuto grazie alle videoriprese del sistema di videosorveglianza che lo hanno ritratto ad entrare in banca a volto scoperto. I due maggiorenni – Raffaele Errichiello  e  Antonio Di Napoli – sono stati arrestati in quasi flagranza di reato e condotti presso la Casa Circondariale di Lecce, mentre il 16enne presso il Centro di Prima Accoglienza di Monteroni, a disposizione del sostituto  Procuratore, la dott.ssa Mignone ed il  dott. Tramis.

La ragazza ed il 43enne originario di Tricase sono stati denunciati in stato di libertà per favoreggiamento.