Tricase, spaccio di eroina. In manette due fidanzati

L’arresto ad opera dei Carabinieri. ‘Mezzadia’ il nome dell’operazione che ha portato al provvedimento restrittivo. Le indagini hanno preso il via grazie alla segnalazione da parte di alcuni cittadini.

Nella mattinata di oggi i militari della Stazione dei Carabinieri di Tricase in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Lecce – nella persona del Giudice per le Indagini Preliminari, Alcide Maritati – hanno tratto in arresto:Maurizio Calati 46enne segnalato nella Banca Dati delle Forze di Polizia e Sara Farina, 33enne, fidanzati, entrambi di Tricase.

L’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Roberta Licci,  ha tratto origine da numerose segnalazioni da parte di alcuni  cittadini, in relazione ad un presunto fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti a Tricase nei pressi di Piazza Cappuccini, del vecchio cimitero e di alcune vie cittadine.

L’attività di polizia giudiziaria posta in essere, avrebbe dato esito positivo poiché sarebbe stata riscontrata un’attività illecita di vendita di eroina ad opera della coppia.
Le indagini svolte anche mediante sistemi di videoregistrazione in dotazione all’Arma dei Carabinieri, avrebbero permesso di appurare che l’autore principale dell’attività illecita sarebbe stato Maurizio

Calati, persona già nota in quanto gravata da numerosi precedenti di polizia sempre in materia di sostanze stupefacenti.

Lo stesso sarebbe stato solito accompagnarsi ad una ragazza identificata nella persona di Sara Farina con la quale in concorso avrebbe svolto l’attività illecita.
 “Mezzadia” il nome dell’operazione che avrebbe portato all’arresto dei due, denominazione partita dal fatto che i fidanzati, sistematicamente, a partire da mezzogiorno, iniziassero il loro giro di spaccio.

L’uomo, infatti, unitamente alla donna a bordo della propria autovettura di marca Toyota avrebbe percorso le vie del centro di Tricase, effettuando sempre le solite soste al fine di incontrare persone conosciute quali abituali assuntrici di sostanze stupefacenti soprattutto di eroina e spesso si sarebbe recato presso le abitazioni delle stesse previo contatto telefonico.

Tra le soste più frequenti il  Vecchio Cimitero e le vie limitrofe di Tricase; le vicinanze di una casa famiglia ubicata sempre ubicata nel comune salentino e Corso Apulia nella località rivierasca

L’operazione ha preso il via nel gennaio 2014, quando, i militari della Stazione di Tricase, hanno posto in essere un’attività di O.C.P. (osservazione – controllo – pedinamento) nei pressi dell’ex cimitero oggetto di segnalazioni da parte di alcuni cittadini in quanto si sarebbero verificati avvenimenti anomali che destavano timore per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Dai primi giorni di osservazione i militari avrebbero avuto modo di notare quotidianamente la presenza di un tossicodipendente che, a bordo della sua bicicletta, si sarebbe dapprima aggirato nelle vicinanze per poi introdursi all’interno del cimitero. Tale abitudine avrebbe destato particolare interesse agli occhi degli investigatori atteso anche il fatto che l’uomo sarebbe stato notato  colloquiare con Maurizio Calati.

Durante l’analisi dei tabulati telefonici, inoltre, sarebbero emersi contatti tra l’utenza telefonica in uso a Maurizio Calati e vari tossicodipendenti, alcuni dei quali avrebbero confermato di aver acquistato eroina dai due fidanzati, mentre altri si sarebbero rifiutati e per questo sarebbero stati deferiti in stato di libertà con l’accusa di favoreggiamento.

Stamane, questa volta all’alba, i due sarebbero stati rintracciati presso l’abitazione dell’uomo e tratti in arresto.

Esperite le formalità di rito l’uomo è stato tradotto presso la casa Circondariale di Lecce mentre la donna sarebbe finita agli arresti domiciliari presso l’abitazione della madre.



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