Truffa ai danni dell’INPS con i falsi braccianti, più di 50 persone sotto processo

Il Gup ha disposto il rinvio a giudizio per i due titolari della ditta agricola ‘Eredi Polimeno Grazia e Polimeno Paolo’ di Collepasso e per i beneficiari delle somme ‘ingiustamente ottenute’ per indennità di disoccupazione agricola, di malattia e maternità non dovuta.

Dopo i 57 arresti per la maxi truffa ai danni dell’Inps con i falsi braccianti e la richiesta di rinvio a giudizio del Pm Elsa Valeria Mignone, titolare dell'inchiesta, per 54 indagati, nella tarda mattinata di oggi, è arrivata la decisione del Gup Alcide Maritati.

Il giudice, alla presenza del Pm Stefania Mininni, ha disposto che sia celebrato il processo per ognuno di essi. È stato perciò deciso il rinvio a giudizio per i due titolari della ditta agricola “Eredi Polimeno Grazia e Polimeno Paolo” di Collepasso (Grazia Polimeno è deceduta nel 2012) e per i beneficiari delle somme "ingiustamente ottenute" per indennità di disoccupazione agricola, di malattia e maternità non dovuta.

I fatti si sarebbero verificati tra il gennaio 2009 e quello del 2012, in vari comuni del Sud Salento, tra cui  Collepasso e Casarano. Gli imputati sono accusati a vario titolo ed in diversa misura di truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, per le istanze trasmesse all’Inps finalizzate ad ottenere l’indennità di disoccupazione, con un danno stimato per oltre 250 mila euro. Decisive per una svolta delle indagini, le informative dell'ispettorato del lavoro e della Guardia di Finanza di Gallipoli .
 
Sul banco degli imputati sono finiti Paolo Polimeno, 83 anni, gestore dell’azienda agricola; Carmine Bonatesta, 65; Laura Cristina Bray, 43; Assunta Cafiero, 65enne; Maria Caggese; Anna Camardo, Rita Contini, 40enni; Grazia Castellana, 54; Maria Cazzato, 38; Giuseppa De Giorgi, 32; Grazia De Siena, 47; Grazia De Simone, 45; Roberto De Rose, Antonia Di Domenico, 28; Giuseppe Di Gioia, 21; Rosalba Esposito; Maria Fasano, entrambe di 56 anni; Maria Vincenza Fiorentino, 57; Rita Gatto, 65; Giuseppe Giaccari, 56; Giuseppe Giaracuni, 58; Maria Luisa Lia, 35; Agostino Lisi, 47; Antonia Merico, 58; Anna Maria Montagna, 50; Anna Rita Paglialonga, 57; Marcella Paglialonga, 39; Anna Pellegrino, 60; Anna Lucia Pellegrino, 45 anni; Marco Pellegrino, 28; Giuseppe Resta, 58; Palma Ria, 64; Giorgio Giovanni Santoro, 48; Antonia Carmela Stefanizzi, 52 anni; Roberto Staffa, 48; Antonio Manila Toma, 37; Elisabetta Toma, 35; Tamara Toma, 38, tutti di Collepasso. E poi ancora: Maria Grazia Paglialonga, 45; Maria Concetta Panico, 45 di Cutrofiano; Antonia Donadei, 44, di Neviano; Francesca Duca, 63; Giuseppe Seclì, 70; Elisabetta Stefanizzi, 33, residenti a Parabita; Daniela Fasano, 54; Lucia Stamerra, 45, di Tuglie; Vita Giaccari, 40, di Seclì; Giorgina Guido, 54, di Sangiano (comune della provincia di Varese); Carmina Nuzzachi, 60, di Aradeo; Loretta Rizzo, 33, originaria di Nardò; Elisabetta Sticchi, 48, di Brindisi; Rosalba Calò, 55 anni, di Collemeto; Elena Cantanna, 38, di Lecce; Mario Cortese, 42, di Gallipoli; Roberto De Rose Dei Barboni, 54, di Casarano.

È stato invece accolto il patteggiamento per tre di loro: Rosanna Piccinno, 56, di Cutrofiano, difesa dall'avvocato Alessandro Mariano  (condanna a 6 mesi) e Lucia Tommasa Romano, 63, residente a Matino, difensore avv. Federico Massa, e Maria Concetta Panico, 45 enne di Cutrofiano, difesa da Dario Congedo (per entrambe condanna a 10 mesi). Tra gli altri avvocati difensori ci sono Giovanni Greco, Gianluca Greco, Francesco Piro, Luca Laterza, Luigi Sindaco, Stefano Prontera, Pietro Viola, Walter Zappatore.

L'inizio del processo è fissato  per il 23 ottobre dinanzi al giudice monocratico della prima sezione.

Fortunatamente nelle ultime settimane l'intensificarsi dell'azione delle forze dell'ordine ha portato allo scoperto numerose truffe nei confronti dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, come quella scoperta dai militari del Nil (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Lecce o dalla Guardia di Finanza della Tenenza di Maglie per una frode effettuata da aziende agricole operanti a Nociglia.



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