Truffa di due promotori finanziari con bancomat della cliente: il giudice dispone nuove indagini

E’ stata accolta dal gip l’opposizione alla richiesta di archiviazione, presentata dall’avvocato Elvia Belmonte, per conto della vittima del raggiro che aveva presentato in Procura una denuncia/querela. Anna Cacciatore avrebbe agito in concorso con Carlo Cavalera.

Avrebbero fatto uso e abuso del bancomat di una loro cliente e adesso il giudice ha disposto nuovi accertamenti investigativi. È stata dunque accolta dal gip Michele Toriello, l'opposizione alla richiesta di archiviazione, presentata dall'avvocato Elvia Belmonte, per conto della vittima del raggiro che aveva presentato in Procura una denuncia/querela.

Il difensore della parte offesa sostiene, dunque, l'importanza di ulteriori indagini, al contrario di quanto ritiene il pm Elsa Valeria Mignone, secondo la quale non è necessario andare avanti con gli accertamenti.  Adesso, il sostituto procuratore Mignone avrà sei mesi di tempo per verificare la sussistenza della truffa, messa in atto da due promoter finanziari ai danni di una professionista salentina, attraverso l'analisi dei documenti bancari.

La 39enne di Gallipoli Anna Cacciatore in concorso con Carlo Cavalera di 47 anni ( difeso dall'avvocato Biagio Palumbo) avrebbero anzitutto effettuato dei prelievi con il bancomat della ignara vittima, con cifre che oscillavano dai 500 ai 1.000 euro; a ciò si sarebbero aggiunti assegni e ricevute false che avrebbero contribuito a creare un ammanco di circa 500 mila euro. Anna Cacciatore e Carlo Cavalera sono già noti alle cronache giudiziarie in fatto di raggiri finanziari.

L'attuale inchiesta sull'uso e abuso del bancomat della professionista salentina, è solo una "costola" di una truffa di dimensioni ben più ampie. La 39enne di Gallipoli, difesa dall'avvocato Francesca Conte, ha già patteggiato una pena a 4 anni (più 300 euro di multa) per furto aggravato dal mezzo fraudolento, truffa, appropriazione indebita ed esercizio abusivo dell’attività di promotore finanziaria e falso. Ella, era accusata, sempre assieme a Cavalera già rinviato a giudizio è tutt'ora sotto processo, di avere sottratto denaro dai conti correnti di ignari clienti, circa una ventina, provocando ingenti danni economici e patrimoniali. La truffa accertata, risulta aggirarsi intorno ad una cifra di ben un milione e 200mila euro.

La vicenda prese avvio nell'autunno di due anni fa, quando la Cacciatore, ex promotrice finanziaria della Banca Monte dei Paschi di Siena, faceva passare Cavalera per il responsabile dell’Ufficio prodotti dell’istituto di credito toscano.In questo modo, i clienti venivano convinti a versare ingenti somme di denaro, con la promessa di ottimi ricavi. Naturalmente, il denaro non veniva re-investito, ma"trattenuto" dai due truffatori.

L'attività investigativa durò circa tre anni ed  il 30 settembre del 2010, la polizia stradale rinvenne in una località del foggiano,una macchina  appartenente alla Cacciatore; all’interno furono ritrovate quattro lettere indirizzate ad altrettanti destinatari, tra i quali spiccava proprio il nome di Cavalera. La Cacciatore, una volta rintracciata, raccontò agli investigatori di aver voluto tentare il suicidio perché pentita di avere posto in essere la maxi truffa e di avere sottratto ingenti somme di denaro alle ignare vittime del raggiro.



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