Truffe ad anziani. Donna leccese non ci casca e chiama il 113

E’ accaduto in via D’Elia a Lecce. Un uomo robusto e calco accompagnato da una donna di altezza media con capelli castani hanno suonato insistentemente al campanello di casa dell’anziana chiedendole di farsi aprire. La donna ha chiamato la polizia

Sono sempre più frequenti, ormai, i casi di segnalazioni all’utenza 113 di persone anziane che ricevono visite di sedicenti dipendenti di uffici pubblici, quali Asl, Inps, o di aziende di pubblico servizio come Enel. Sono anche frequentissimi, purtroppo, casi in cui, un po’ per reticenza, un po’ per paura di essere derisi, gli anziani frodati, specie se soli, preferiscono non denunciare il tentativo o l’avvenuta truffa. Alcune statistiche parlano addirittura di una denuncia all’Autorità su tre reati.

Il truffatore di solito è una persona distinta, dai modi gentili, che usa un linguaggio forbito. Fa presumere di essere a conoscenza di molte informazioni riguardanti la famiglia della vittima nonché di situazioni che, per il modo con il quale vengono esposte, parrebbero corrispondere al vero. Ebbene, questo è uno dei numerosi episodi denunciati alle Forze dell’Ordine, che ci fanno comprendere come il fenomeno possa essere in preoccupante escalation, anche in conseguenza della sottovalutazione della reale consistenza.  

Un tentativo di truffa del genere è accaduto nelle scorse ore a Lecce, ma ha trovato un’anziana signora preparata e scaltra che è riuscita ad evitare il raggiro. Il tentativo di truffa è avvenuto con due individui che si sono spacciati per dipendenti Enel, ma la donna non ci è cascata e ha chiamato il 113. E' accaduto in via D'Elia a Lecce. Un uomo robusto e calco accompagnato da una donna di altezza media con capelli castani hanno suonato insistentemente al campanello di casa dell'anziana chiedendole di farsi aprire. La donna, insospettita gli ha rivolto delle domande e i due, alla fine, si sono allontanati.

Proprio in mattinata, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” partendo dall'allarme lanciato dalla Polizia di Stato aveva invitato la cittadinanza a prestare la massima attenzione: “Non vi fidate,  non date confidenza a sconosciuti per strada, anche se sono persone distinte e dai modi affabili. Al minimo sospetto, chiamate il 113 e personale della Polizia di Stato vi raggiungerà e vi darà sostegno. Al fine di prevenire tale tipologia di reati, tra i più spregevoli perché perpetrati carpendo la buona fede di persone vulnerabili come appunto gli anziani, nei prossimi giorni, verranno tenute delle conferenze sul tema, proprio per informare gli anziani sui pericoli e sulle tecniche utilizzate dai truffatori”.



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