
Si è aperta in mattinata l’udienza preliminare che vede comparire sul banco degli imputati 23 persone, nell’ambito di un’inchiesta coordinata dall’antimafia.
Dinanzi al gup Giulia Proto, hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato: Denis Ahmetovic, 26 anni, di Lecce; Senad Ahmetovic, 26 anni, di Lecce; Antonio Caramuscio, 46 anni, di Surbo; Giovanni De Mitri, 69 anni, di Lecce; Saverio Levanto, 42 anni, di Galatina.
Gli altri imputati potranno chiedere il rito alternativo nella prossima udienza fissata per il 16 febbraio.
Si tratta di: Azeddine Abida, 52 anni, di origini marocchine; Bruno Oliviero, detto Alfredo, 63 anni, di Surbo; Pantaleo Carratta, 31 anni, di Lecce; Gianluca Colucci, 43enne, di Brindisi; Riccardo Cozzella, 32 anni, di Trepuzzi; Vincenzo Cozzella, 36 anni, di Trepuzzi; Fabio De Luca, 36 anni, di Brindisi; Francesca De Dominicis, 50 anni, di Lizzanello; Alessandro De Giorgi, 28 anni, di Brindisi; Ferdinando Donadeo, 67 anni, di Lecce; Abbes Laaroubi, 39 anni, di origini marocchine ma domiciliato a Galatina; Cosimo Lavino, 64 anni, di Brindisi; Luigi Mangia, 56 anni, di Galatina; Giovanni Manzari, 58 anni, di Lecce; Luciano Pagano, 45 anni, di Brindisi; Francesco Palmieri, 50 anni, di Casamassima (Bari); Giancarlo Sileno, detto Carlo, 51enne, di Merine; Antonio Villirillo, 51 anni, originario di Crotone.
Rispondono a vario titolo ed in diversa misura, dei reati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, rapina, porto e detenzione illegale d’arma, ricettazione, furto aggravato, simulazione di reato.
Il collegio difensivo
Sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati: Paolo Cantelmo, Stefano Stefanelli, Paride Marti, Daniela D’Amuri, Carlo Viva, Antonio Savoia, Salvatore Rollo, Benedetto Scippa, Elvia Belmonte, Vito Epifani, Carlo Martina.
Le indagini
Le indagini del sostituto procuratore Carmen Ruggiero della Direzione Distrettuale Antimafia hanno fatto luce su oltre 40 cessioni di stupefacenti, risalenti al 2015, tra Lecce, Surbo e Trepuzzi. Alcuni episodi si sarebbero verificati anche a Brindisi.
Non solo, poiché a Luciano Pagano sono contestate anche due rapine a mano armata.
La prima, ai danni della gioielleria «Mauro’s» di Castrì, avvenuta il 30 giugno 2012. E poi, la rapina ad «Arte Orafa» di Nardò, del 5 novembre 2011.