Voto di scambio, sotto la lente della Procura le elezioni regionali. Blasi ‘sono pulito, si faccia chiarezza’

La Procura indaga sul presunto voto di scambio che getterebbe un’ombra sulle elezioni regionali 2015 e coinvolgerebbe il consigliere più suffragato, Sergio Blasi, e il direttore Arif, Giuseppe Taurino. Sotto la lente assunzioni ‘poco chiare’.

Un nuovo filone d’inchiesta su presunto voto di scambio che questa volta getta fango sulle elezioni regionali che si sono svolte il 31 maggio scorso. La lente della Procura si sta concentrando in particolare nel Salento e il procuratore aggiunto, titolare dell’inchiesta, Antonio De Donno, vuole vederci chiaro in base ad un esposto anonimo presentato da alcune persone che hanno lamentato di essere state assunte presso l’Arif (Agenzia per le attività irrigue e forestali) a tempo determinato a partire da febbraio, salvo poi ricevere il benservito a elezioni terminate.

A finire nel mirino delle attività d’indagine sono due esponenti del PD, ovvero Sergio Blasi e Giuseppe Taurino, il primo, ex segretario regionale del Partito democratico, è risultato essere il più suffragato a fine competizione elettorale, il secondo direttore dell’Agenzia dal 2010 ed ex parlamentare. Tra le pagine dell’esposto, Blasi e Taurino sembrerebbero essere legati a doppio filo perchè, prima Blasi si sarebbe impegnato per la nomina di Taurino alll’Arif, poi Taurino si sarebbe profuso per l’elezione di Blasi. Ma queste sono accuse che richiedono indagini accurate e spetterà ai Magistrati dare le giuste risposte alle domande.

Immediate sono state le reazioni dei due esponenti tirati in ballo. “Mi auguro che si proceda a una veloce verifica di ciò che sarebbe scritto nell’esposto al quale si dà il massimo risalto sui giornali – scrive Sergio Blasi – Non avendo avuto mai a mio carico alcun sospetto, né macchia, né indagine, né condanna, considero la reputazione e l’onorabilità il mio patrimonio più prezioso”. Si dice indignato Sergio Blasi e prosegue “Sul modo in cui sia nata la vicenda dell’esposto, e il conseguente rilievo mediatico che le viene dato, mi sono fatto un’idea, che per il momento credo sia giusto tenere per me. Ma ciò non vuol dire che sarò tollerante nei confronti di chiunque si azzardi, con ogni mezzo, sulla base di notizie da verificare, a coinvolgere la mia persona in racconti o suggestioni infamanti”. In ultimo, com’è nel suo stile schietto, Blasi conclude “Alle persone che mi sostengono dico: il risultato elettorale che abbiamo ottenuto ha rotto degli equilibri, ha mandato all’aria i progetti di tante persone, ha suscitato malumori diffusi. Rallegratevene, perché vuol dire che abbiamo fatto qualcosa di importante”.

Anche Giuseppe Taurino difende la propria dignità e si dice estraneo ad ogni accusa, riponendo piena fiducia nell’operato della Magistratura.

Insomma, proseguono i veleni che hanno contraddistinto il dopo elezioni e che contribuiscono a rendere il clima politico ancora più difficile, più di quanto non lo fosse già.
Così come il voto alle comunali di Lecce, anche quello alle regionali arriva alla ribalta delle cronache: nel primo caso per eventuali assegnazioni irregolari di case popolari, nel secondo caso per assunzioni “anomale” .



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