Grande distribuzione nel Salento, dal 2010 aumentata di quasi il doppio ma i piccoli esercizi spesso soffrono

I dati emergono da un’indagine condotta dall’Osservatorio economico, ma in alcune zone sono penalizzati i negozi di vicinato e i piccoli punti di vendita al dettaglio

La Grande distribuzione si è allargata a macchia d’olio in provincia di Lecce. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’Osservatorio economico, con l’obiettivo di comprenderne l’evoluzione, a partire dal 2010 a oggi, in vista dell’avvicinarsi delle festività natalizie.

In provincia di Lecce, si contano 184 supermercati, 174 minimarket, 40 grandi magazzini e 4 ipermercati. Per un totale di 402 esercizi, che in certe aree penalizzano maggiormente i negozi di vicinato e i piccoli punti di vendita al dettaglio, già colpiti dalla recessione.

«Nell’arco temporale preso in esame – fanno sapere dell’Osservatorio – vengono rilevati chiari segnali di espansione di tutte le forme della grande distribuzione organizzata, sia in termini di incremento numerico degli esercizi, sia dal punto di vista della crescita occupazionale, sia sotto il profilo dell’ampliamento della superficie complessiva di vendita».

I numeri

Lo studio suddivide le diverse tipologie, calcolandone anche la superficie di vendita e il numero degli addetti, oltre alla variazione nel tempo. Rispetto al 2010 ci sono 43 supermercati in più, per un incremento del 30,5 per cento (nove anni fa erano 141); 40 nuovi minimarket, per una variazione positiva del 29,9 per cento (erano 134); 40 grandi magazzini e un ipermercato in più. Per un totale di 124 esercizi della grande distribuzione organizzata in più rispetto ai 278 del 2010.

Nella città di Lecce sono presenti 22 supermercati che si estendono su una superficie di 19.092 metri quadri, mentre gli altri 162 supermercati si trovano negli altri Comuni della provincia ed occupano complessivamente 125.986 metri quadri.

Nel capoluogo di provincia sono stati aperti 14 minimarket (su una superficie di 3.584 metri quadri), sette grandi magazzini (su 10.655 metri quadri) e tre ipermercati (su 24.800 metri quadri, di cui 16.240 per la vendita di generi alimentari e 8.560 metri quadri destinati alla vendita non alimentare).

Secondo i dati, però, negli ultimi anni, i tassi di crescita dei nuovi punti della grande distribuzione sono leggermente inferiori rispetto al biennio 2014-2015 e non si registrano grandi e particolari mutamenti in termini di composizione del settore, pur confermandosi la tendenza espansiva del settore che dà lavoro a 4.006 addetti, ripartiti tra le varie forme distributive in modo tendenzialmente corrispondente al peso del numero degli esercizi.

I posti di lavoro

Nel dettaglio, i supermercati occupano 2.232 unità lavorative; i minimarket 981; i grandi magazzini 446; gli ipermercati 347.

«L’incremento dei centri commerciali – si conclude – con l’ampliamento delle superfici complessive della grande distribuzione, dovrà fare i conti, però, con i trend della società, in considerazione del calo della popolazione. Se da un lato, la perdita del potere d’acquisto spinge le famiglie a prediligere i grandi centri commerciali e soprattutto i discount, dove i prodotti sugli scaffali sono venduti a prezzi bassi e convenienti, dall’altro lato, però, si dovrà prendere in considerazione anche la minore capacità di consumo dei salentini che diminuirà progressivamente in relazione ai cali demografici».



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