Bando per le Imprese nei Borghi, finanziamenti del Pnrr per il rilancio di tanti paesi del Salento. Ma occorrono buoni progetti…

Nel bando per le imprese nei borghi agevolazioni significative, con contributi a fondo perduto fino al 90% delle spese ammissibili per un massimo di 75mila euro. La consulenza di Federaziende.

L’occasione sembra essere imperdibile e come tutte le questioni importanti che riguardano i finanziamenti alle imprese è da cogliere al volo, dopo aver letto bene il bando e aver scelto i professionisti del settore a cui accompagnarsi. Stiampo parlando del Bando per le Imprese nei Borghi che mette a disposizione risorse rivenienti dal Pnrr, il famoso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a cui è legato in buona parte il rilancio dell’Italia e in particolare delle sue aree che hanno un gap nei confronti del resto del territorio. Siamo dinanzi ad agevolazioni significative, con contributi a fondo perduto fino al 90% delle spese ammissibili per un massimo di 75mila euro. Un’autentica boccata d’ossigeno per le imprese ma soprattutto la possibilità di proiettarsi nel futuro e provare a vincere la sfida della concoorrenza globale.

Il bando e i comuni del Salento coinvolti

Il bando è finalizzato a sostenere le iniziative imprenditoriali realizzate nei comuni assegnatari di risorse per i Progetti locali di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici (PNRR-M1C3-Inv.2.1 Linea B). Per il Salento parliamo di: San Cassiano, Botrugno, Melpignano, Minervino di Lecce, Giuggianello, Muro Leccese Sternatia, Castrignano dei Greci, Specchia, Uggiano La Chiesa, patù, Morciano di Leuca.

Le iniziative imprenditoriali dovranno concorrere a dare risposta a specifici fabbisogni territoriali, favorendo la ricostruzione del tessuto economico locale in modo tale che l’iniziativa imprenditoriale proposta metta radici solide e prosegua nel tempo. Il bando finanzia iniziative imprenditoriali, che siano ecocompatibili (basso impatto ambientale, efficienza energetica, riciclo di prodotti, ecc.) e che possano aumentare l’attrattività dei piccoli borghi offrendo servizi e prodotti sia per la popolazione locale che per i visitatori.

La consulenza del CAT di Federaziende

È chiaro, come dicevamo, che bisogna rivolgersi a consulenti di affidata professionalità per non perdere un’occasione a tutti gli effetti ‘unica’. Il Centro Assistenza Tecnica alle Imprese di Federaziende si dichiara a completa disposizione degli imprenditori per supportarli nella presentazione della domanda di contributo. Infoline: 0832/606488. E-mail: [email protected].

Le domande potranno essere presentate dalle ore 12.00 dell’8 giugno fino alle ore 18.00 dell’11 settembre 2023.

Il Segretario Generale di Federaziende Eleno Mazzotta

Chi sono i beneficiari

I beneficiari dei finanziamenti possono essere Piccole e Medie Imprese in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, incluse le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore.

Possono richiedere il contributo le persone fisiche che intendono realizzare un’attività da localizzare nei comuni/borghi individuati dal bando.

Possono richiedere il contributo le imprese agricole per iniziative non riconducibili ai settori della produzione primaria dei prodotti agricoli.

Spesse ammissibili

Di seguito l’elenco delle spese ritenute ammissibili dal bando:

a) impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili, questi ultimi ammissibili purché strettamente necessari e collegati al ciclo di produzione o erogazione dei servizi;
b) beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, correlate all’iniziativa da realizzare;
c) opere murarie fino al limite massimo del 40% dell’iniziativa di spesa ammissibile, per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle sedi operative dei soggetti realizzatori.
d) materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo;
e) utenze relative alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale di investimento;
f) canoni di locazione relativi alle unità locali oggetto dell’iniziativa imprenditoriale;
g) prestazioni di servizi connesse all’attività agevolata;
h) costo del lavoro dipendente da assumere a seguito della realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale che non benefici di altre agevolazioni.



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