Boom dei contratti di rete in provincia di Lecce. Più di 100 le aziende che li hanno sottoscritti

Il dato reso noto dall’Osservatorio economico di Confartigianato Imprese Lecce. Si tratta di una forma aggregazione che consente ai titolari di sottoscrivere accordi solidi per proporsi, così, sul mercato.

28 aziende che hanno sede legale a Lecce, 14 a Casarano, 8 a Nardò, tre a Maglie; due ad Arnesano, Cavallino, Gagliano del Capo, Galatina, Galatone, Giuggianello, Martano, Melendugno, Miggiano, Seclì, Soleto, Supersano, Taurisano, Taviano, Tuglie e Veglie; una sola ad Acquarica del Capo, Alezio, Aradeo, Calimera, Caprarica, Carmiano, Carpignano Salentino, Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto, Cursi, Cutrofiano, Gallipoli, Giurdignano, Lequile, Leverano, Lizzanello, Monteroni, Parabita, Racale, Ruffano, Salice Salentino, Salve, San Cassiano, San Cesario, Sannicola, Scorrano, Spongano, Tricase, Vernole e Zollino, insomma in tutta la provincia di Lecce sono più di 100 le imprese  che hanno sottoscritto un contratto di rete.
 
Un contratto di rete altro non è che una forma di aggregazione che consente ai titolari di ditte individuali e società di stringere legami più solidi e, nello stesso tempo, flessibili per proporsi sui mercati domestici e globali.
 
A rendere noti i numeri di questo particolare accordo un’indagine svolta dall’Osservatorio economico di Confartigianato Imprese Lecce, prende in considerazione tutte le forme giuridiche d’impresa, dalle ditte individuali alle società di persone o di capitali, che, in questi anni, hanno deciso di fare squadra in una provincia.
 
Nello specifico i contratti di rete stipulati nel Salento hanno coinvolto 32 imprese del comparto dei Servizi, 22 imprese agricole, 21 manifatturiere, 17 commerciali ed altrettante impegnate nel settore turistico. Più in dettaglio, ditte edili specializzate, rivendite all’ingrosso e al dettaglio, negozi di vicinato, ma anche farmacie, agenzie di viaggio e tour operator e, in questo modo, le imprese coinvolte potranno gettare le basi per operare in forme sempre più stabili  e coinvolgendo il «core business» di ciascuna azienda.
 
«Questa indagine consente di comprendere l’importanza dei contratti di rete. Sono poche le grandi, mentre sono tantissime le micro e piccole imprese: è questa la struttura della nostra economia. Ma pensare “al piccolo” non significa, per forza, pensare “in piccolo”, soprattutto nel contesto economico che stiamo vivendo, caratterizzato da una forte competitività, anche internazionale, a cui l’impresa di dimensioni ridotte non è sempre in grado di far fronte», afferma Davide Stasi, direttore dell’Osservatorio economico di Confartigianato Imprese Lecce.
 

«I contratti di rete – conclude Stasi – si stanno dimostrando uno strumento dalle grandi potenzialità per le piccole e micro imprese che, grazie a questa alleanza, hanno deciso di percorrere un “pezzo di strada” insieme».



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