Il dinamismo dell’export pugliese, che secondo i dati Istat aveva già fatto segnare ottimi risultati lo scorso anno, si sta confermando anche per il primo trimestre di quello in corso. Recensioni che approfondiscono i dati dell’ultima annualità, confermati dagli esperti di EGO International, azienda che si occupa di consulenza per l’internazionalizzazione, parlano di numeri incoraggianti: l’incremento percentuale è stato del 10,1, superato solo da quattro regioni: Lazio, Molise, Campania e Toscana. Recensioni lusinghiere parlano di un volume di oltre 4.300 milioni di euro. Per quanto riguarda i settori trainanti, EgoInternational sottolinea la presenza al primo posto dell’agroalimentare, capace di offrire ai buyers di altri paesi gli aspetti più caratteristici della nostra cultura regionale: l’olio, la pasta e naturalmente il vino continuano a essere apprezzati in tutto il mondo.
Una specifica recensione sviscera i dati della provincia di Lecce, che si è dimostrata particolarmente virtuosa, con una performance che l’ha portata a incrementare le vendite all’estero addirittura di oltre il 22%.
Le opinioni degli esperti e le conferme dell’anno in corso
Recensioni di esperti che hanno raccolto dati riferiti ai primi tre mesi di quest’anno segnalano una costante attenzione del mercato estero all’enologia pugliese, già da qualche anno settore trainante dell’internazionalizzazione dei prodotti della nostra regione secondo EGO International. L’opinione di Coldiretti Puglia, che possiamo leggere online, parla di un comparto in ottima salute, capace di segnare un aumento del 20% rispetto al già confortante anno appena trascorso. In un altro articolo possiamo leggere di numeri altrettanto felici per quanto riguarda l’export del settore ortofrutta pugliese.
Di certo, le opinioni convergono nel sottolineare l’estrema instabilità dell’attuale mercato, e la necessità di individuare strategie di ampia gittata per l’internazionalizzazione regionale e nazionale dei prossimi anni.
Il futuro prossimo: le mosse necessarie
L’opinione espressa dai rappresentanti del Consiglio Regionale e confermata da svariate recensioni e dagli esperti di Ego International, è quella di penetrare con ancora maggior forza segmenti di mercato finora poco toccati dall’internazionalizzazione pugliese e dal Made in Italy in generale: in questa direzione il recente +4,1% dell’export della nostra regione verso l’Est Europa è un ottimo segnale.
Senza dubbio, per assicurare una presenza capillare in realtà geografiche a noi lontane è bene affidarsi a professionisti come quelli in forza a Ego International, in grado di studiare approfonditamente la realtà locale, fornire un’opinione composita e dettagliata sui principali buyers di riferimento e approntare un piano d’azione che passi necessariamente per la digitalizzazione.
In estrema sintesi, il futuro della vendita all’estero dei prodotti della Puglia dovrà poggiare su un sapiente mix di tradizione, sempre alla base del successo delle nostre specificità territoriali, e innovazione.
