Imprenditoria femminile, nasce un fondo di garanzia per incentivarne la crescita

Sono stati illustrati, attraverso una conferenza che si è¨ tenuta presso la Camera di Commercio di Lecce, i dati riguardanti l’andamento del 2013 delle imprese femminili.Dati ancora troppo bassi che hanno bisogno di una svolta.

Sono 17.243 le imprese femminili della Provincia di Lecce registrate al 31 dicembre 2013, quasi il 24% del totale delle imprese salentine. Nel corso dell’ultimo anno ci sono state 29 imprese “rosa” in meno rispetto ai dati del 2012.

Nell’ambito delle province pugliesi solo Lecce ha registrato un tasso di crescita negativo, tutte le altre hanno registrato tassi positivi, con Bari in pole position (+0,70%), segue Brindisi (+0,58%), Foggia (0,29%), e Taranto (0,03%), il tasso di crescita regionale si attesta a +0,35%.

Quasi la metà delle aziende femminili salentine si concentra sul commercio con 5.774 imprese, che costituiscono il 33,5% delle imprese “rosa”, e dell’agricoltura che comprende 2.626 imprese (15,29%), settori però che hanno registrato nel corso delle 2013 un consistente tasso di sviluppo negativo, analogamente a quello registrato per le imprese in generale. Sono ancora abbastanza bassi i dati riguardanti il settore manifatturiero, quello dei servizi e quello turistico.

Anche in relazione alla forma giuridica le imprese femminili rispecchiano il medesimo andamento delle imprese in generale, con il 68% di imprese individuali corrispondenti a 11.740 aziende, seguono 2.514 società di persone e 2.387 società di capitali. Particolare evidenza va data alla dinamica delle società di capitali e delle cooperative, che hanno fatto registrare un tasso di sviluppo positivo rispettivamente del 5,11% e del 7,68%.

A livello comunale, è il capoluogo ad avere il maggior numero di imprese femminili (2.921) (quasi il 17% del totale), essendo il comune con il maggior numero di imprese, segue Nardò con 724 (4,2%) e Galatina con 565 (3,28%). Quest’ultimo comune, tra quelli più grandi, è l’unico a registrare un saldo di sviluppo positivo significativo.

Dati che non sono ancora sufficientemente soddisfacenti e che danno la misura di quanto esista ancora un forte gap tra imprenditoria maschile e quella che vede coinvolte le donne salentine. Per cercare di colmare questa distanza, è stata ideata l’attivazione del fondo di garanzia per le imprese femminili presso la Presidenza del Consiglio dei Misnistri, le cui risorse ammontano a 20 milioni di euro. Un nuovo strumento di incentivazione, quindi, realizzato per la piena attuazione delle politiche in materia di pari opportunità tra uomo e donna nell’attività economica e imprenditoriale.

Il nuovo progetto è stato presentato questa mattina, nella sala consiliare della Camera di Commercio, alla presenza del presidente dell’Ente Camerale, Alfredo Prete  e della presidente del Comitato per la promozione dell’Imprenditoria femminile, Roberta Mazzotta.



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