La crisi non accenna di certo a placarsi, ma a fianco ai dati negativi che continuano a riguardare la nostra economia e soprattutto la piaga della disoccupazione, ci sono anche dei dati incoraggianti che possono far sperare per il prossimo futuro. Una ripresa è quello che tutti gli addetti ai lavori si auspicano nel più breve tempo possibile e l’estate appena iniziata potrebbe far ripartire l’economia salentina, grazie al settore ormai trainante: il turismo.
Altri segnali incoraggianti, però, arrivano dalle buone notizie che fa registrare l’export salentino che, nel primo trimestre 2015 registra una crescita del 16,5% rispetto ai primi tre mesi del 2014 per un valore superiore ai 108 milioni di euro, mentre le importazioni sono state oltre 72 mln di euro. Il saldo è quindi positivo per poco più di 36 milioni di euro. A maggior ragione se si considera che Lecce è la provincia pugliese che ha registrato la miglior performance.
Complessivamente, però, la Regione Puglia registra una flessione nell’export del -5,5%, collocandosi tra le regioni italiane che nei primi tre mesi dell’anno hanno frenato l’export, insieme alla Sicilia (-21,8%) e alle Marche (-6,7%). Tra le regioni, invece, che hanno contribuito in maniera rilevante alle vendite all’estero rientrano il Friuli Venezia Giulia (+31,8%), il Veneto (+5,9%) e il Piemonte (+5,5%).
Quali sono i settori che hanno contribuito a quest’importante risultato della provincia di Lecce? Al primo posto si piazzano le imprese calzaturiere salentine con 12,6 mln di euro di fatturato che hanno raddoppiato (+100,4%) le vendite estere, rispetto al primo trimestre dello scorso anno; anche il settore tessile registra una crescita del 20,5% e vendite estere per 2,3 mln, mentre il comparto dell’abbigliamento, con 10,7 mln, registra una flessione dell’8,13%. Un’ottima performance realizza il comparto dei macchinari e apparecchiature con un volume d’affari estero di circa 46 mln e una crescita quasi del 30% rispetto al primo trimestre del 2014.