Prosegue la campagna di informazione sulle opportunità dei Fondi europei messi a disposizione dalla nuova programmazione 2014-2020 per le imprese.
La ricetta per uscire dall’impasse in cui l’economia versa ormai da tempo è fare sistema, unire le forze per fare fronte ai problemi.
Su questa riflessione si è animato il workshop “L’impresa è donna – come, dove e quando organizzare e fare impresa. Le agevolazioni per l’imprenditoria al femminile”, con la collaborazione di Camera di Commercio di Lecce e Copagri .
Dopo l’intervento di Roberta Mazzotta della Camera di Commercio di Lecce, è intervenuto Fabio Ingrosso, vicepresidente vicario di Copagri Puglia che ha spiegato “Il nostro territorio è molto frammentato, problema questo che ha radici lontane e conduce al progressivo abbandono dei terreni data l’improduttività dei piccoli appezzamenti, anche a causa degli alti costi per attenersi a tutte le norme europee”.
E quindi, occorre stare insieme, creare consorzi, trovare strumenti di aggregazione, nei Piani di sviluppo rurale le misure che incentivano l’ aggregazione.
“Occorre pensare in modo differente, innovativo – ha proseguito Ingrosso – occorre intercettare le aspettative delle aziende sul nostro territorio e dare loro una mano utilizzando tutti gli strumenti a nostra disposizione. Sostenere il miglioramento della qualità delle produzioni, supportare le spese, incrementare la ricerca scientifica: tutti elementi che COPAGRI sta mettendo in campo”.
E qui la riflessione più importante sul ruolo che riveste la donna nella ricerca di una svolta nel mondo dell’economia. La donna come l’uomo, in tempi di crisi, subisce la riduzione del lavoro perché se un’ azienda non cresce, non fa reddito e non crea, di conseguenza, sviluppo e lavoro.
Così come emerso dall’incontro, è importante trovare lo stimolo a produrre per ritagliare lo spazio vitale sul mercato o ottenere la giusta remunerazione soprattutto se si offre un prodotto di qualità ottenuto nel rispetto delle norme. Sotto quest’ottica, diventa essenziale trovare una strategia che coinvolga il consumatore al fine di portarlo all’ acquisto del prodotto.
“Ed è proprio che andando nella direzione della qualità e dell’ educazione all’ acquisto che ritorna centrale il ruolo della donna – ha dichiarato Fabio Ingrosso – In passato massaia, oggi sempre più affermata e competente, la donna ha una marcia in più all’ interno di questo percorso virtuoso”.
Sì, perché “la donna guarda al mercato in maniera diversa, nuova, dimostrando spesso di essere più brave degli uomini a intercettare il consumatore, raggiungerlo ed educarlo”.
Gli assi nella manica di una donna sono la fantasia di cui è capace, oltre alla capacità di accogliere e studiare le esigenze di chi vuole conoscere il territorio. “Forse sono proprio le donne la chiave di volta per fare sistema, fare reddito, sviluppare lavoro e tutelare l’immagine del territorio” ha concluso Ingrosso.