Lavoro, è legge il contratto a tutele crescenti: l’analisi di ‘Professionisti per le Imprese’

Tra i principali provvedimenti del Jobs Act, ecco il contratto a tutele crescenti. L’associazione salentina ‘Professionisti per le Imprese’ analizza in un incontro le novità della norma, in vigore dal prossimo 1 marzo.

Rafforzare le opportunità d’ingresso nel mondo del lavoro rappresenta la sfida più ardua accettata dal Governo Renzi. Missione numero uno: aumento dell’occupazione e riordino dei contratti di lavoro in itinere all’attuale contesto produttivo. La disoccupazione, del resto, rimane ancora un problema serio nel nostro paese. Basta guardarsi intorno, anche nella provincia leccese, per rendersene conto. A tal proposito, tra i provvedimenti principali contenuti nel ‘Jobs Act’ spunta il contratto a tutele crescenti. Uno strumento normativo che fornisce alle aziende maggiori certezze in caso di licenziamento.
 
L’associazione salentina “Professionisti per le Imprese” – composta da consulenti dal lavoro ed esperti nella dottrina giuslavorista – ha analizzato in maniera approfondita, assieme al prof. Vincenzo Bavaro (docente di Diritto del Lavoro presso l’Università di Bari), le novità introdotte dall’attuazione della Legge n. 183 datata 10 dicembre 2014. Nome che, peraltro, ancora fanno discutere nelle sedi nazionali, sebbene sia ancora troppo presto giudicarne le modifiche. In buona sostanza, per i lavoratori assunti a tempo indeterminato, dopo l’1 marzo, la reintegra (cioè l'obbligo di far rientrare il lavoratore sul posto di lavoro) si applicherà solo ai casi di licenziamento discriminatorio o nullo e a quelli di licenziamento intimato in forma orale. In tutti le altre circostanze, invece, il datore di lavoro potrà essere condannato ad un indennizzo economico ma non alla reintegra.
 
Questo rappresenta un bel passo avanti per le aziende – dichiara il presidente dell’Associazione, Maria Cristina Circhettaperché potranno quantificare con precisione quali saranno i costi di separazione con il dipendente”. “L'articolo 18prosegue la professionistain questo modo non è stato toccato e continuerà ad esplicare i suoi effetti nei confronti dei dipendenti che sono in forza  presso aziende con più di 15 dipendenti”. “Sarà una norma ad esaurimento. Dalla data di entrata in vigore del contratto a tutele crescenticonclude la porta dell'articolo 18 è stata murata. Si potrà solo uscire e non si potrà più entrare".