Pagamento a rate? Al leccese piace: lo dice l’Osservatorio UnipolSai 2015

Per gli abitanti di Lecce auto (85%), mobili (64%) e assicurazione auto (30%) le prime spese per cui è considerato utile e opportuno l’acquisto a rate: questi i risultati della prima ricerca dell’Osservatorio UnipolSai 2015, affidata a Nextplora.

Che vantaggi vedono i leccesi nella rateizzazione dei pagamenti? Una bella domanda alla quale risponde, attraverso alcune precise statistiche, l’Osservatorio UnipolSai 2015. Senza dubbio sono molteplici e riguardano sia la sfera personale, in quanto la rata consentirebbe sia una migliore gestione del bilancio familiare – anche in occasione di acquisti definiti importanti –, sia un immediato accesso ai consumi a fronte della possibilità di pagare con calma. Ne beneficia anche una più ampia sfera sociale. Insomma, pagare a rate viene visto come un aiuto concreto alle famiglie e all’economia in un momento di crisi.

A Lecce dunque sicurezza, soddisfazione e serenità appaiono le principali sensazioni che prova oltre la metà degli abitanti (per l’esattezza, il 60%) quando si paga un bene o un servizio a rate. Non solo. Per il 9% dei leccesi significa effettuare acquisti in modo intelligente, garantendo al bilancio familiare un flusso di denaro controllato. Oltre che per l’acquisto dell’automobile e di beni e servizi legati alla casa, tipicamente associati al pagamento rateale, i leccesi vedono con particolare favore il pagamento a rate dell’assicurazione auto: l’85% degli intervistati considera utile ed opportuno sostenere l’acquisto dell’automobile a rate, il 64% per ammobiliare la propria casa o ristrutturarla e il 30% considera opportuno pagare a rate l’assicurazione auto. Completano la fotografia dello scenario attuale gli acquisti a rate di prodotti di elettronica (29%) e di viaggi e vacanze (20%).

Se oggi il 17% degli abitanti del capoluogo salentino dichiarano di utilizzare il pagamento rateale ogni volta che possono, anche per beni o servizi di contenuto valore economico, questa quota sembra destinata ad aumentare. Si pensi, infatti, che quasi la metà del campione (59%) pondera che nei prossimi anni usufruirà della rateizzazione in misura maggiore, e il 38% ogni volta che sarà possibile.



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