Sempre in vetta per etica e solidità, la Bcc di Leverano chiude il 2016 con un utile da record

Intervista al Presidente dell’istituto bancario Lorenzo Zecca che illustra i risultati economici conseguiti nell’anno appena trascorso ed espone le tantissime iniziative di carattere sociale che la banca ha posto in essere.

In provincia di Lecce la Banca di Credito Cooperativo di Leverano rappresenta da 64 anni un riferimento certo e sicuro nel settore del credito alle famiglie, all’agricoltura e alle PMI in genere. Siamo a colloquio con il presidente, Lorenzo Zecca, che da anni, insieme agli altri consiglieri e ai dipendenti, traghettano questa virtuosa realtà verso mete di crescita e traguardi ambiziosi.
  
Presidente l’anno 2016 si è concluso. Un’anticipazione sui risultati conseguiti dalla Banca?
I risultati economici e patrimoniali previsionali al 31/12/2016 “coronano” un triennio di crescita mai registrato nella storia della Banca. L’utile si attesterà sui 4,7 milioni di euro, a livelli superiori rispetto a quelli registrati nell’anno 2015 e 2014, (rispettivamente 4,2 e 4,1 milioni di euro).  Rispetto a dicembre 2015, la raccolta diretta ha registrato un incremento di circa 19 milioni di euro (+ 9% rispetto al 2015), mentre gli impieghi verso la clientela sono cresciuti di circa 14 milioni (+10% rispetto al 2015). Grazie agli stessi utili registrati, la Banca ha raggiunto una adeguatezza e robustezza patrimoniale, da renderla una delle più solide del sistema bancario: il coefficiente patrimoniale “CET1”, è stimato al 31.12.2016 al 29%,ben al di sopra della media nazionale (pari al 12,8% al 30.6.16) e di quella del sistema della Banche di Credito Cooperativo (pari a 16,1% al 30.6.16).
Tale crescita e la relativa creazione di valore è stata, peraltro, riconosciuta nella speciale classifica stilata da Milano Finanza e Italia Oggi: per tre anni consecutivi la Banca di Credito Cooperativo di Leverano è salita sul podio delle prime banche in Italia tra quelle minori.
La struttura commerciale, inoltre, è stata sviluppata con l’apertura di una filiale nel 2015 a Galatina, mentre a marzo di quest’anno sarà inaugurata una nuova filiale a Lequile, in via San Pietro in Lama.
  
Ma una BCC non potrebbe essere tale se non si distinguesse anche e soprattutto per il suo impegno nel sociale. Voi come state operando in tal senso?
È vero, l’aiuto e l’intervento nel sociale è insito nel nostro DNA di banca del territorio. Il nostro statuto parla chiaro e negli anni la nostra politica in tal senso è stata sempre segnata da interventi che hanno avuto l’obiettivo di sostenere l’economia locale e il benessere sociale della stessa.
  
Quali sono stati gli interventi più significativi che hanno segnato il vostro scopo solidaristico?
Ritengo senza dubbio la realizzazione della Residenza per persone anziane “Mai Soli” ed il Centro diurno per disabili, entrambe le strutture date in gestione gratuitamente a compagini associative che stanno garantendo servizi di eccellenza all’utenza e risultati incredibilmente in linea con le previsioni. Tale complesso residenziale in Leverano è un vero fiore all’occhiello degli scopi mutualistici e ci proponiamo di immaginare nuovi interventi di allargamento dell’offerta residenziale verso ulteriori categorie di utenze.
  
Le più recenti iniziative?
Restano un caposaldo del nostro operare ogni anno la vicinanza alle tante associazioni di volontariato, culturali, parrocchiali, sportive e ambientalistiche dell’intero territorio di competenza; le istituzioni scolastiche e gli studenti sono interessati con un progetto specifico, “Progetto Studio” che ormai dura da 16 anni come pure la collaborazione con il mondo accademico tramite i tirocini universitari. Non ultimo il sostegno all’innovazione e alla ricerca, quest’anno con la concessione di un contributo per una borsa di ricerca proposta dalla Lilt destinata agli studi e le correlazioni tra genotossicità dei suoli e neoplasie in aree a rischio per la salute umana. Riteniamo sia il modo migliore per rispettare un territorio che forse da anni sta soffrendo in silenzio per i gravi danni provocati nel passato.
  
Allora, presidente, siete una banca orientata verso una finanza dai contorni etici?
Con orgoglio ci definiamo “la banca amica del territorio” e preferiamo considerarci un’azienda guidata da principi etici ed indirizzata a preservare i valori fondanti del credito cooperativo con particolare evidenza negli aspetti cooperativi della solidarietà e della mutualità. La segreta formula della nostra fortunata longevità e costante affermazione risiede in primo luogo nella nostra diversa identità di impresa cooperativa fondata sulla partecipazione di tutti i soci; di impresa mutualistica orientata ad un’offerta di vantaggio materiale e immateriale a favore dei soci che non al mero profitto aziendalistico; un’impresa, insomma, che ha una certa responsabilità sociale nel promuovere sviluppo globale a vantaggio del territorio. Sintetizziamo un coacervo di valori economici, sociali ed etici che contano molto, anche se non sempre è possibile contarli! Il nostro valore più prezioso è il consenso, quale frutto di credibilità, coerenza e affidabilità oltre ogni dettato legislativo.
  
Presidente, quindi, vi sentite protagonisti delle sorti del territorio in cui operate?
Non solo protagonisti, ma anche artefici e traghettatori di buone prassi, di preziose attenzioni verso le fasce più deboli, di solerti intuitori dei bisogni della comunità e, non per ultimo, di persone che considerano gli altri al loro pari e mai come semplici clienti; tutti siamo custodi di pratiche, ricerche, esperienze ed intuizioni degne di valorizzazione e di fiducia, sempre nel rispetto delle regole e nella massima trasparenza.



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