Si stanno svolgendo presso il Lido SoleLuna di San Cataldo i corsi per l’ottenimento del brevetto di bagnino-soccorritore che porteranno sulle spiagge salentine professionalità specializzate nella sicurezza dei bagnanti. Cento, complessivamente, – tutti tra i 16 i 22 anni, con un’affluenza femminile ancora ferma ad una media del 10% – i giovani neo “patentati” che la sezione leccese della Società Nazionale di Salvamento ha formato e responsabilizzato per fornire a turisti, vacanzieri, Comuni e imprenditori balneari figure affidabili e consapevoli.
Il salvataggio sulle spiagge
“Crediamo molto in questo percorso. Investire su persone preparate e competenti è il miglior servizio che possiamo offrire a chi sceglie il Salento per le proprie vacanze – dichiara Mauro Della Valle, titolare dello stabilimento balneare Lido SoleLuna e presidente di FederBalneari Salento -. Sui tratti di litorale dati in concessione la presenza del bagnino è d’obbligo – spiega Della Valle -: uno ogni 159 metri. Ma quanti soccorritori esistono sulle spiagge pubbliche? Anche per questo abbiamo intenzione di proporre al Sindaco di Lecce Carlo Salvemini la redazione del Piano collettivo di salvataggio che preveda per tutte le marine leccesi la presenza di tali figure professionali”.
Il corso
Quaranta ore la durata media del corso – sotto la supervisione di Ercole Nuzzo, direttore della sezione leccese dell’associazione di salvataggio -, corso che prevede la piena padronanza dello stile libero e della gambata rana, utile quest’ultima per trasportare a riva il bagnante in difficoltà, delle tecniche di recupero ed eventuale imbracatura di eventuali traumatizzati, e poi lo studio nozionistico delle correnti, della conformazione delle coste, della meteorologia, della normativa vigente comprensiva delle ordinanze emanate dalla Regione e della Guardia Costiera. A tutto questo si aggiunge una preparazione pratica e teorica sul primo soccorso e sull’uso dei defibrillatori.
“Garantire maggiore affidabilità e sicurezza”
“Anche questa scelta va nella direzione non solo di garantire sempre maggiore affidabilità e sicurezza ma di far diventare gli stabilimenti balneari presidio di tutela del demanio per un tempo che non sia limitato ai pochi mesi di stagione balneare. Si tratta infatti – chiude Mauro Della Valle – di voler garantire, oltre che una maggiore stabilità all’imprenditoria che investe sul territorio, anche dei punti di riferimento per tutti coloro che praticano sport acquatici e che non si limitano ai tre mesi estivi e, al contempo, assicurare un futuro occupazione meno precario a chi, come questi ragazzi, sta investendo tempo ed energia per la sicurezza nostra e dei nostri bagnanti”.
Gli “angeli custodi del mare”
In quest’ottica, anche per quest’estate Federbalneari osserverà tutti gli “angeli custodi del mare” ed a fine stagione premierà, alla presenza delle più alte cariche, i bagnini che hanno rigorosamente vigilato per garantire la sicurezza dei bagnanti.