Test di Medicina, online i risultati. A Bari «troppo bravi», è¨ polemica

Il ministero ha pubblicato i risultati dei test d’ingresso alla facoltà di Medicina, che tanto hanno fatto discutere nei giorni scorsi. Sei dei primi 100 studenti vengono da Bari e scoppia (ancora) la polemica

Il fatidico momento per gli aspiranti camici bianchi finalmente è arrivato. Il giorno della verità passa, giocoforza, dal sito del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca dove, da qualche ora, sono stati pubblicati i risultati dei contestatissimi test di ingresso alla Facoltà di Medicina e Chirurgia. All’appuntamento dell’8 aprile, fissato con largo anticipo, si erano presentati oltre 63mila studenti per poco più di 10mila posti disponibili. Ci avevano provato pur sapendo che, dati alla mano, solo uno su sei ce l’avrebbe fatta.  Oggi grazie ai codici identificativi  la “carica dei mille” è stata resa nota.

Punteggi ai minimi storici, il 42% dei candidati respinto, record di idonei a Padova (seguita da Bologna con 11 e Milano statale con 10) e ovviamente il "caso" Bari. Questo potrebbe essere il sunto da una prima lettura della graduatoria nazionale dei punteggi ottenuti dai candidati che come era prevedibile, sta facendo non poco discutere. Chi è andato a cercare l’esito della prova nell’ateneo del capoluogo pugliese, sull’eco delle presunte «irregolarità» dopo la vicenda del plico manomesso, ha potuto facilmente constatare che sono ben sei i ragazzi piazzati tra i primi cento.

Al terzo, quinto, venticinquesimo, quarantottesimo, quarantanovesimo e sessantunesimo posto per l’esattezza. Non servono i nomi ed i cognomi, è sufficiente il numero identificativo e quello dell'ateneo barese, come conferma l'Ufficio stampa dell'Università, corrisponde allo '02'. Un risultato da sottolineare, visto che l'anno scorso il primo studente di Bari si era piazzato solo al 116° posto. Un paragone privo di fondamento dato che potrebbe essere semplicemente legato al fato o meglio ancora al fatto che quest'anno i ragazzi si siano impegnati di più per affrontare i quesiti. Sul web, però, sono in molti a sollevare dubbi.