
Il recupero della 29esima giornata finisce in mani lombarde dopo 40 minuti di grandissima intensità e buona pallacanestro. HDL Nardò Basket non ha rimpianti, ci ha provato contro un avversario attrezzatissimo e dal blasone importante. Il Toro fa una prova migliore rispetto a quella di Piacenza, ma non basta. Il bonus nella corsa salvezza in questo finale di regular season non arriva.
Giuri, Smith, Mouaha, Stewart e Iannuzzi sono i primi cinque di coach Mecacci. Cantù è già 5-0 a inizio gara ma il Toro non si scompone e con la coppia di americani annulla subito il gap. Si gioca a ritmi vertiginosi, gli ospiti difendono con applicazione invidiabile, ma la squadra di casa non intende sfigurare su questo fondamentale. Il contropiede granata fa male (20-17), Acqua San Bernardo è chirurgica dal perimetro. Entrano Donadio per Smith, Zugno per Giuri e Nikolic per Iannuzzi. Nardò fa cose buone in ogni zona del campo, il primo quarto è di livello altissimo, considerata la caratura ed energia degli avversari. La prima pausa arriva sul 22-21. La squadra di Brienza alza il livello dello scontro mentre Smith ha già tre falli sul groppone. Il pick&roll eseguito in maniera esemplare libera al tiro un McGee implacabile, il primo allungo della partita è ospite. 23-28 e primo time-out chiamato da Mecacci. Piccoli colpisce dall’angolo, Nardò in attacco non riesce più ad essere incisiva. Stewart a metà tempo infila una tripla che fa male ai canturini (28-31). Il time-out, però, restituisce di nuovo una Cantù attenta in difesa e glaciale al tiro, virtù che gli procurano un gruzzolo di punti in più. Nardò tiene a fatica aggrappandosi ai colpi di Stewart e Smith, dall’altra parte c’è un McGee da copertina. Squadre negli spogliatoi sul 37-47.
Valentini apre le danze nel terzo atto, Mouaha va in penetrazione e appoggia facile. Cantù vuole imporre la legge del più forte mettendo ritmo e giocate molto efficaci e aprendo un divario significativo tra sé e il Toro. Il massimo vantaggio canturino è +21, HDL barcolla paurosamente. Stewart e Zugno rosicchiano qualcosa, ma il copione del match ora è abbastanza chiaro. Baldi Rossi e compagni rallentano un attimo e Smith ne approfitta per qualche iniziativa personale che riporta HDL più vicina (52-63). C’è più equilibrio e forse c’è ancora una partita. Si chiude il terzo quarto sul 56-70. Mouaha mette la tripla del -11, è un momento delicatissimo della sfida. Cantù risponde colpo su colpo, attingendo proficuamente dalle seconde linee (Riismaa e Okeke su tutti). Gli ospiti sembrano avere le mani sulla partita, ma devono sudarsela. Nikolic rapina un pallone a Baldi Rossi e inchioda addirittura il -7. Poco dopo lo stesso numero 5 segna in sospensione, infuocando il Pala San Giuseppe. Adesso l’inerzia è cambiata, ma dura poco perché Valentini e Piccoli mettono dieci lunghezze di distanza. I liberi di Iannuzzi riportano in scia HDL, serve un sussulto e anche qualche cedimento dall’altra parte. Che, però, non arriva nonostante la generosità dei giocatori di casa. Nardò si arrende a una rivale semplicemente più forte. Il finale è 73-87.
(Photo credits: Andrea Cecere)