Brindisi retrocesso in Promozione. 40 anni fa l’ultima salvezza in serie B

Leccenews24 ricorda quando il Brindisi dei leccesi Renna e Sensibile ottenne l’ultima salvezza in serie B della sua storia. Tempi gloriosi ma lontani per il calcio messapico, oggi condannato all’inferno.

Dopo la seconda salvezza consecutiva il Brindisi calcio nel 1974 decise di puntare su un giovane allenatore, ma al tempo stesso una vecchia gloria del calcio biancazzurro, quel Mimmo Renna che fu leader e capitano del Brindisi di Luisi Vinicio al tempo dello storico ritorno in serie B nel 1972, quando il Brindisi vinse il girone C del campionato di serie C. Una doppia C per ricordare a tutti che le cose adesso dovevano cambiare e dopo il primo anno di B, concluso addirittura con un inatteso settimo posto, la salvezza del ‘74 faceva sperare di poter continuare l’avventura nonostante la scomparsa del commendator Franco Fanuzzi.

A presiedere la società adriatica ci pensò il figlio di Fanuzzi, Mimmo, che tentava di ripercorrere le orme del padre.

Il campionato si aprì con non poche difficoltà per la squadra di Mimmo Renna, che aveva appeso le scarpe al chiodo due stagioni prima e che l’anno precedente aveva fatto la sua prima esperienza in panchina come allenatore alla guida del Nardò, nel campionato Interregionale di serie D, così come aveva suggerito il suo mentore Attilio Adamo.
Per il Brindisi puntare sul calciatore più carismatico della storia recente del Brindisi, anche come allenatore, era un motivo di vanto. In quella squadra c’era anche un altro leccese, l’amico fraterno di Renna, Aldo Sensibile.

Si è detto che la stagione cominciò male per il Brindisi con la squadra che ottenne appena 5 punti nelle prime 7 partite. Le critiche sul piano dei risultati non piacquero all’allenatore che, in rotta con la dirigenza, preferì sbattere la porta, così fu allontanato e sostituito da un allenatore di fama che rispondeva al nome di Gianni Invernizzi, vincitore di uno scudetto nel 1971 alla guida dell’Inter. Insomma un nome di peso, per una squadra non proprio tra le più attrezzate.

Dall’8^ alla 18^ giornata il Brindisi ottenne solo 5 punti, frutto di altrettanti pareggi, mentre le sconfitte furono addirittura 6.

L’ambiente era furioso, in 11 partite il nuovo allenatore aveva fatto così poco che il Brindisi rischiava di sprofondare con largo anticipo in serie C. A quel punto i giocatori stessi chiesero a gran voce al presidente Fanuzzi junior di ritornare sull’opzione dell’inizio del campionato e richiamare Mimmo Renna. Non fu facile convincerlo. La leggenda racconta che Renna accettò di tornare a patto che nessuno avrebbe dovuto dire o fare nulla, come se dovessero esserci solo allenatore e giocatore a Brindisi, una sorta di dittatura tecnica che tuttavia portò al miglior risultato possibile.

Il ritorno di Renna sulla panchina del Brindisi aveva trasformato la squadra che adesso vinceva e faceva risultati importanti, a metà del girone di ritorno i biancazzurri infilarono una sequenza sorprendente di 6 vittorie consecutive, dominando in lungo e in largo. E ciò nonostante il Brindisi era ancora ultimo in classifica, fino a quando poi all’ultima giornata di campionato arrivò la più gloriosa e sofferta delle salvezze.

Mimmo Renna aveva compiuto l’impresa che sembrava impossibile. Fu l’ultima salvezza del Brindisi in serie B, l’anno dopo gli adriatici avrebbero giocato il loro ultimo campionato cadetto, retrocedendo mestamente in terza serie. Dal 1976 ad oggi il Brindisi ha vissuto solo di serie minori, ma mai era arrivato così in basso, come sta accadendo adesso a seguito dell’inchiesta sul calcio scommesse. Un gran peccato per la città e i tifosi.

Per questo abbiamo voluto ricordare le ultime vere glorie della storia calcistica brindisina, nella speranza che il calcio ritorni ad essere ciò che era una volta.



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