Lecce, assorbire la scoppola e pensare ai play-off

Adesso spetterà all’allenatore dei giallorossi l?arduo compito di lavorare sulla testa dei giocatori: la sconfitta con il Perugia non deve lasciare scorie.

Dieci punti da recuperare – con una partita in meno, visto che il Lecce deve riposare ed il Perugia l’ha già fatto, sono tanti, troppi. Adesso l’obiettivo è il Frosinone di Mister Stellone, L’Aquila permettendo.

Col Barletta, esattamente mezzo campionato fa, il Lecce di Franco Lerda iniziava la sua rincorsa contro il tempo alla classifica del girone B della Lega Pro. Una rincorsa che fino a domenica scorsa era riuscita a portare i giallorossi, partiti dal fondo come fanalino di coda, addirittura al terzo posto. I risultati concomitanti delle ultime 48 ore hanno fatto scendere dal podio il Lecce: L’Aquila di Giovanni Pagliari, sconfitta dai giallorossi in terra d’Abruzzo, vincendo a Viareggio in casa di Mister Lucarelli, con un netto 3 a 1, si è ripreso il terzo posto e ha spinto i salentini al quarto.

La sconfitta con il Perugia ha, tuttavia, aperto un dibattito molto acceso tra i sostenitori del Lecce: troppo forte il Perugia per poter essere raggiunto dal Lecce al primo posto prima della fine del campionato (ormai i punti di distacco sono 10)oppure si è trattata soltanto di una giornata storta e , perché no, di una partita preparata male dopo un filotto importantissimo di risultati positivi e di prestazioni convincenti e talvolta esaltanti?

Noi, magari sbagliando, propendiamo per questa seconda linea di pensiero. Il Perugia è forte, fortissimo. Ma l’organico del Lecce non è da meno. E, a dire il vero, raramente abbiamo visto, fatte salve le prime uscite, la difesa così in imbarazzo sugli attacchi avversari. Abruzzese, D’Ambrosio e Diniz si sono fatti prendere troppo d’infilata, ma anche il centrocampo non ha brillato per filtro; quello stesso centrocampo che, però, in fase offensiva ha offerto appoggi importanti ad un attacco che timbra con regolarità il cartellino.

E allora? Allora, niente. L’asticella si sposta di poco. Secondo, terzo o quarto posto cambia relativamente poco. Certo sarebbe meglio puntare i laziali del Frosinone di Mister Stellone, e poi guardare gli altri sfidanti dall’alto in basso…Ma per intanto l’importante è assorbire la scoppola di domenica e farsi trovare pronti per i play off. Forse gli uomini di Lerda non saranno più forti di quelli di Camplone, mettiamolo pure in conto, ma sono tutte le altre compagini che devono temere Miccoli e compagni. O no?



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