Pennetta-Pellè¨, una domenica da non dimenticare per i due atleti salentini

Due atleti salentini protagonisti della domenica sportiva: Flavia Pennetta raggiunge i quarti di finale degli Austrialian Open, e Graziano Pellè¨ vince tutto con la Primavera di Robertino Rizzo.

Proprio una domenica da non dimenticare quella che hanno vissuto oggi due atleti salentini, impegnati in due sport diversi ma ugualmente esaltanti. Stiamo parlando della brindisina Flavia Pennetta e del monteronese Graziano Pellè. La prima è riuscita nello storico risultato di raggiungere i quarti di finale degli Austrialian Open, torneo del Grande Slam che si disputa in Australia.

Dopo un tiratissimo incontro, la Pennetta ha battuto la forte tedesca Kerber 7 a 5 al terzo e ultimo set. Troverà nei quarti la forte cinese Li Na che sconfisse in finale qualche anno fa al Roland Garros la nostra Francesca Schiavone, impedendole di vincere gli Internazionali di Francia per due anni consecutivi. Avversaria temibile ma non imbattibile, l'asiatica. Forse la brindisina dovrà temere di più le temperature torride d'Australia che stanno sfiancando e stancando tutti gli atleti al limite delle forze fisiche.

Domenica da ricordare anche per il calciatore salentino Graziano Pellè, monteronese di nascita, che ha vinto tutto con la Primavera di Robertino Rizzo, ma che non è riuscito a sfondare nel calcio che conta in Italia, a differenza di quanto riesce a fare nell'Eredivisie olandese, dove Pellè è un autentico fuoriclasse. Dopo l'esperienza di qualche hanno fa nell'AZ Alkmar, il centravanti leccese sta giocando da un paio d'anni nel Feyenoord. Bene, oggi pomeriggio a Utrecht, nella città che ha dato i natali a Marco Van Basten, indimeticato e indimenticabile centravanti olandese del Milan di Arrigo Sacchi, Pellè, nel corso della partita che la sua squadra ha vinto 5 a 2, ha realizzato un gol da cineteca, colpendo la sfera al volo di tacco e insaccando alle spalle del portiere avversario. Una dimostrazione di forza fisica e di talento che forse starà facendo mordere le mani a qualche direttore sportivo italiano che troppo presto ha smesso di credere nell'attaccante salentino.



In questo articolo: