Scarpa, il brasiliano di Lecce

Tra i grandi leccesi del calcio spicca Nando Scarpa, considerato dagli intenditori locali e da chi lo ha conosciuto, il più forte giocatore leccese di sempre. Alle notevoli doti tecniche di Scarpa non ha fatto da cornice una carriera altrettanto esaltante, destino comune a molti.

Ancora oggi all’età di 67 anni a vederlo palleggiare si resta stupiti, perché Fernando Scarpa è un mito del calcio leccese. Nell’ambiente il mito è stato alimentato da una molteplice e variegata schiera di racconti e commenti che ricordano Nando come il giocatore di maggior talento nato a Lecce. Non ha avuto la carriera di Renna o di Causio, eppure Scarpa si dice che fosse il più bravo di tutti.

Centrocampista avanzato, completo sotto il profilo tecnico, Scarpa ha legato il suo nome agli anni d’oro del Potenza in serie C e del Sorrento in serie B. In serie cadetta avrebbe poi disputato altri due campionati vestendo la maglia del Catania prima e della Ternana l’anno successivo.

Tornato a Potenza, ha continuato a giocare tra i Dilettanti di diverse Società per chiudere definitivamente la carriera in serie C2 nello stesso Potenza nei primi anni ’80.

Scarpa è stato il miglior cannoniere della storia dei lucani e uno dei principali protagonisti delle stagioni leggendarie della serie C quando si lottava per un posto in B insieme a Lecce, Brindisi e Bari negli anni ’70.

Chiedete in giro a Lecce e nel Salento. Chi era il più forte di tutti a pallone e le risposte saranno tutte spedite allo stesso indirizzo.

E’ bene che i giovani di oggi, che vanno allo stadio e seguono il calcio, lo sappiano e che imparino a conoscere la storia a partire dai suoi protagonisti più audaci, indipendentemente dai numeri, dai denari e dal successo che hanno ottenuto.



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