Avrebbero potuto tornare sul palco, ma senza Lele. C’era un’altra alternativa: sostituirlo, in attesa che riprenda in mano la sua vita dopo l’emorragia cerebrale che lo aveva colpito quella drammatica mattina del 17 settembre. Ma è lui il chitarrista dei Negramaro e nessun altro avrebbe potuto prendere il suo posto. Difficile anche pensarlo.
La band salentina che stava scaldando i motori per il tour invernale di «Amore che torni» il disco della rinascita dopo una separazione che sembrava definitiva, aveva una terza strada: rimandare tutto. E così è stato.
«Abbiamo pensato tanto. Abbiamo deciso di spostare il tour di qualche mese, questo per dare a Lele il tempo di rimettersi in forma e tornare di nuovo a vivere con tutti voi la forza dei nostri live. Sarà per lui uno stimolo fondamentale in questi mesi di preparazione e avrà bisogno del sostegno di tutti per tornare a godersi il frutto di un grande lavoro iniziato, l’estate scorsa, con uno strepitoso tour negli stadi» si legge sui social del gruppo.
«Non importa quando, l’importante é vedervi sul palco tutti insieme» replica una fan sintentizzando quello che è un pensiero di tutti. Febbraio, quando dovrebbe partire il giro dei palazzetti, non è poi così lontano ( il calendario completo con le date riprogrammate per il 2019 si trova su Live Nation).
Lele ora sta meglio: ha lasciato l’ospedale di Lecce per raggiungere un centro di riabilitazione a Roma, dove continuerà la sua battaglia. Una prima vittoria l’ha già raggiunta: parla, riconosce le persone care che non lo hanno mai lasciato solo e presto abbraccerà suo figlio.
Ora non resta che tornare, più forte di prima, anche sul palco, davanti al suo pubblico.
