‘Abbiamo fiducia nella Magistratura’, gli ex Bat di fronte al Tribunale di Lecce

Questa mattina alcuni lavoratori ex Bat si sono ritrovati di fronte al Tribunale di Lecce per un sit in simbolico a sostegno delle indagini, avviate dalla Magistratura, sul piano di riconversione avviato dall’azienda.

La voglia di conoscere come stiano realmente le cose è tanta. Dunque, a tal proposito, bisogna attendere il lavoro minuzioso della Procura, che sicuramente darà le dovute risposte nei tempi e nei modi adeguati. Nell'attesa, però, alcuni lavoratori della Ex British American Tobacco questa mattina si sono ritrovati di fronte al Tribunale leccese di viale De Pietro, mettendo in piedi una manifestazione pacifica. Un sit in simbolico che vuole dimostrare fiducia nelle indagini della magistratura sull’ormai nota vicenda di riconversione dell’azienda. Gli oltre duecento dipendenti – riconvertiti in Korus, Iacobucci e Hds – ora risultano in cassa integrazione straordinaria ma la preoccupazione è rivolta al futuro, ovvero non appena termineranno gli ammortizzatori sociali. Gli ex Bat dunque vogliono vederci chiaro attendendo fiduciosi che la giustizia faccia il proprio corso. 

Tanti gli incontri, i tavoli locali e regionali, le promesse (quasi sempre disattese). Da quando Bat, all'epoca, decise di chiudere lo stabilmento leccese per trasferire la produzione all'estero – una scelta del tutto strategica, poiché le commesse non mancavano affatto – non c'è stata più pace per gli operai. Quattro lunghi anni appesi sul filo di lana, assistiti da sigle sindacali e rappresentanti politici salentini. Tante anche le proteste (la più eclatante avvenne lo scorso 24 Agosto, durante la processione religiosa per i festeggiamenti di Sant'Oronzo), seguite da ulteriori riunioni, tanto in via Capruzzi quanto nelle sedi del Ministero. Ma di quelle speranze, seppur piccolissime, nessun riscontro fattivo. 

In occasione del pacifico ritrovo odierno, i microfoni di Leccenews24.it hanno ascoltato la voce dei diretti interessati, tra cui Sandro Ciccarese, anch'egli lavoratore ex Bat. Dalle sue parole emerge non solo sconforto, ma anche rabbia. Tanta rabbia. "Vogliamo sollecitare, dare forza ad un'azione in corso della magistratura sulla gestione della riconversione attuata da Bat. Le aziende subentrate di fatto non hanno mai avuto intezioni industriali o produttive. E dopo anni siamo stanchi delle solite promesse non mantenute". Il resto dell'intervista è visibile all'interno del video allegato all'articolo.



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