Tre ragazzi salentini sono finiti nei guai dopo una perquisizione domiciliare effettuata dagli agenti del Commissariato di Galatina. Nel giardino retrostante l'abitazione c'erano cinque piante di marijuana. Rinvenuto anche del metadone senza etichetta.
I Militari hanno eseguito il sequestro presso un deposito commerciale di oli minerali e una stazione di servizio. L'ipotesi di reato è quella dello scarico di acque di dilavamento dei piazzali in assenza di autorizzazione.
Un camioncino di vendita di panini, situato nella periferia di Maglie, è andato improvvisamente a fuoco. Ad accorgersene per primi, residenti della zona, tempestivi nel chiamare Vigili del Fuoco e Carabinieri della Compagnia locale.
Il sostituto procuratore Paola Guglielmi, che sostiene l'accusa di tentato omicidio aggravato dall'odio razziale, ha chiesto il giudizio immediato per Mirko Castelluzzo e Federico Ferri. I due leccesi sono accusati di avere aggredito e tentato di affogare un venditore ambulante
'Lavori di restauro in difformità al permesso di costruire': per questo motivo, questa mattina è scattato il sequestrato ad un immobile nel centro storico di Lecce, a pochi passi da piazzetta Castromediano.
Nuzzaci è stato dal gip Giovanni Gallo nell'ambito dell'interrogatorio di garanzia. Il 65enne di Galatina, è accusato di essere il 'custode' dei proventi illeciti del clan e di avere reimpiegato quel denaro in operazioni immobiliari frutto di azioni usuraie compiute da altri.
Lo hanno sorpreso mentre ripuliva due imbarcazioni ormeggiate all'ingresso di Marina Serra. Nei guai un 55enne originario di Miggiano, volto già noto alle forze dell'ordine. La refurtiva è stata restituita dai carabinieri ad uno dei proprietari.
Una vasta area del porto di Otranto, circa 15mila metri quadrati di un'area demaniale abusivamente occupata sono finiti sotto sequestro e quattro persone sono state iscritte nel registro degli indagati. Ã il bilancio di un'importante attività di polizia marittima.
Ignoti hanno consegnato una busta chiusa al Comune di Calimera, intestata al Primo Cittadino Francesca De Vito, contenente tre proiettili calibro 9. Un avvertimento in puro stile mafioso sul quale stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Lecce.