Ex Bat, dal Ministero nessuna risposta. E il Comune di Lecce bussa ancora

Paolo Perrone scrive nuovamente al Ministro Guidi perchè da Roma arrivino risposte alla richiesta di allargare il tavolo di discussione in merito al piano di riconversione in seguito alla chiusura di Bat.

Soltanto 10 giorni fa la riunione allargata a Palazzo Carafa per affrontare con senatori, parlamentari e lavoratori la difficile situazione occupazionale degli ex Bat. Il futuro incerto fa tremare e la politica vorrebbe trovare soluzioni adeguate.

In quell’occasione era partita una lettera all’attenzione del Ministero allo Sviluppo economico, Federica Guidi.  Ma, ad oggi, non c’è stato alcun riscontro.
E così Paolo Perrone prende nuovamente carta e penna per dare vigore alla prima missiva – firmata anche dal presidente della Provincia, dai parlamentari e dai consiglieri regionali salentini – con la quale si chiedeva di allargare il tavolo già convocato per mercoledì 15 aprile presso il Ministero.

Quindi, il primo cittadino leccese chiede nuovamente “udienza”, chiede che le porte del vertice romano si aprano anche al Comune di Lecce, alla Provincia di Lecce, alla British American Tobacco, e a tutti i firmatari del’accordo di riconversione industriale siglato nel 2010, oltre alle parti sociali del territorio, che conoscono lo stato dell’arte del piano di riconversione, nonché alle aziende interessate – ovvero IP Korus, HDS, Meal Service , Alluxmetal e P.Q.

Si attendono risposte – si spera positive – soprattutto per tutti quei lavoratori che, alla chiusura dei cancelli Bat, hanno iniziato ad affrontare la precarietà e l’incertezza.



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