Le buie prospettive della disoccupazione, del futuro incerto e dei licenziamenti si riversano in strada mediante dimostrazioni eclatanti; di quelle che vogliono far comprendere quanto restare senza lavoro, oggigiorno, sia fin troppo alienante. Talmente tanto da bloccare l’entrata della città, per di più nei pressi di un punto cruciale che delimita il traffico leccese. Insomma, i dipendenti ex Bat non scherzano affatto. Stanchi di promesse mai mantenute, esasperati dai tentativi di dialogo andati a vuoto. Ed ora eccoli qui a bloccare la circolazione delle auto sulla strada provinciale Brindisi-Lecce, determinando una fila lunga qualche chilometro.
Gli agenti della Polizia Municipale, unitamente ai colleghi della sezione volanti della Questura di Lecce, sono presenti a puro scopo preventivo. Automobilisti inchiodati sull’asfalto, dunque, che non possono oltrepassare la soglia di sbarramento umana innalzata dai manifestanti. Siamo proprio nelle immediate vicinanze della rotatoria “Porta d’Europa” (vicino allo svincolo per il cimitero), contornata di striscioni e slogan. Circa le ragioni di tale protesta, poi, si è scritto tanto.
La protesta odierna tra i lavoratori nasce a causa dei continui rinvii dell'incontro al Ministero dello Sviluppo Economico; l'ultima data, saltata per l'ennesima volta, era ieri, 27 ottobre. Lo scorso 14 Ottobre, a Palazzo Carafa, venne svolta una riunione con scopi ben precisi: chiedere al Ministero della Sviluppo Economico un tavolo allargato a tutte le aziende che tempo addietro riconvertirono gli ex lavoratori della British American Tobacco: ovvero IP Korus, HDS, Meal Service , Alluxmetal e P.Q.
Tania Tornese