Il primo Natale salentino del Prefetto Palomba:’Auguro serenità e soprattutto sicurezza’

Il Prefetto di Lecce, dott. Claudio Palomba, aprirà quest’anno il suo primo ‘panettone’ salentino. Giunto nell’estate appena trascorsa, augura ai cittadini della provincia, tramite le colonne di Leccenews24.it, i migliori auguri di Buon Natale.

La scena politico-istituzionale del Salento, durante questo 2015, ha vissuto cambiamenti importanti. Quando in cabina di regia, qualsiasi esso sia l’ente, subentra un’altra persona, i saluti non appaiono mai così facili. Viene in mente, ad esempio, la bella esperienza dell’ex Prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta. Disponibile, attenta ai problemi dei lavoratori e sempre vigile davanti alle difficoltà economiche del territorio. Poi, in estate, la svolta. Al suo posto, il dott. Claudio Palomba. Anch’egli colloquiale, gentile e molto discreto. Proveniente dalla nordica realtà di Rimini, è già riuscito a farsi apprezzare nella nostra provincia. Napoletano, avvocato e, senza ombra di dubbio, abbastanza ferrato sui temi del turismo e della sicurezza legata al comparto, considerando gli anni vissuti in terra emiliana (località nota per movida e divertimento notturno). Non a caso, l’iniziativa denominata “Tenera è la Notte” deriva da un’idea elevata dalla Prefettura del capoluogo barocco.
 
Proprio lui, intervistato in esclusiva dalla redazione di Leccenews24.it, porge«Un augurio di serenità per vivere il Natale, così come tutto l’anno, in famiglia, in sicurezza, e soprattutto con delle prospettive». Desidera veder crescere il Salento. «Delle speranze, specie per i più giovani, perché questo è un territorio che offre molto». «Ad esempio – sottolinea il dott. Palomba – con l’istituzione del Distretto Turistico del Salento, nei momenti di crisi, collaborando, i messaggi vanno soprattutto alle persone bisognose. Le povertà sono tante, viviamo le feste mediante uno spirito di solidarietà».
 
«Un bilancio della mia prima esperienza leccese? Quelli devono venir stilati da chi, in qualche modo, riceve i servizi», risponde così ad una sollecitazione. «Io personalmente mi ritengo molto soddisfatto perché qui nel Mezzogiorno, visto che vengo anch’io dal sud, abbiamo bisogno di crederci. Possediamo delle potenzialità enormi».

«Certo, c’è tanto da lavorare – conclude – e immagino che se lavoriamo tutti insieme, o come si dice “in squadra”, i risultati arriveranno».



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