L'editoriale di Paolo Perrone*
Basta percorrere le strade di Lecce per capire come questa sia stata in assoluto la stagione più fortunata. La nostra città è stata piacevolmente invasa da turisti provenienti da ogni dove, ammaliati dalla bellezza della pietra leccese e dai meravigliosi scorci del centro storico. "Quanto è bella Lecce?", "Il suo centro storico è una bomboniera!", sono i commenti più frequenti e sinceri. E il tam tam prende piede. Perché questi visitatori portano il nome del capoluogo salentino in giro per l'Italia e per l'Europa, invitano i loro amici a vivere questa eccezionale esperienza e ci offrono la possibilità di veicolare un'immagine positiva della nostra città oltre confine.
Abbiamo lavorato sodo per raggiungere questi obiettivi. Il lavoro preparatorio svolto per Lecce Capitale europea della Cultura 2019, il titolo di Lecce capitale Italiana della Cultura 2015, sono il frutto di un impegno costante, assiduo.
Lecce pullula di turisti. È questa la nostra più grande vittoria. Aver reso questa città un crocevia di culture e tradizioni, di curiosità, una meta da aggiungere al proprio taccuino da viaggio. Sarebbe necessaria una fotografia che la ritrae in una estate qualsiasi di qualche anno fa, al caldo cocente di un sole agostano, per ricordare ciò che Lecce era e per capire cosa Lecce è oggi. Questa città ha trottato sulla strada della sua promozione. È stata capace di confermare trend nazionali, spesso di rovesciarli, quando la curva degli arrivi e delle presenze non hanno raccontato belle storie; causa, la crisi devastante che ci attanaglia già da un po'.
Nulla ci è stato regalato. Certo, Lecce é bella, solare, accogliente, dona sempre qualcosa a chi la raggiunge perché concentra in sé il concetto stesso di viaggio: quell'esperienza che ti arricchisce nel profondo, grazie alle sue immagini, alla sua gente, alle sue tradizioni.
Città giovane che pullula di universitari e di movida, ma che cattura anche il turista adulto con la sua meravigliosa dote artistica. Lecce é un piatto variegato che, servito a tavola, accontenta tutti, proprio tutti. Abbiamo lavorato per raggiungere questo risultato. Dalla valorizzazione del patrimonio architettonico, con il recupero di contenitori, palazzi, chiese e parchi, alla realizzazione di eventi e manifestazioni che potessero catalizzare l'attenzione dei visitatori. In parte ci siamo riusciti, in parte c'è ancora tanto da fare.
Obiettivo finale, per noi, é la crescita, intesa nella sua accezione più totalizzante. Il nostro deve essere un progetto di crescita in toto, che non escluda per posizioni preconcette incredibili potenzialità. Non deve essere nostro compito scegliere un turismo, ma far sì che sia il turista a scegliere noi. Le ragioni? Le più svariate, perché no, e soprattutto le più personali.
*Sindaco di Lecce
